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Un classico albo di Rigamonti, in cui la fantascienza è solo il tramite per condurre un'analisi psicologica.
Purtroppo, SPOILER (clicca per visualizzare) io non sopporto 'sti corpi celesti senzienti (più volte utilizzati in varie storie....) In quale regione di spazio ci troviamo? Che razza di fenomeno astrofisico è? Come si è creata? Che cosa genera "il mondo onirico"? Perché alla fine a scompare? Preferisco pensare che tutto l'albo sia ambientato nell'allucinazione collettiva, che lo stesso viaggio sia una metafora e che tutto avvenga in una sorta di realtà virtuale costruita per "guarire" l'ossessione dell'artista. Una storia immaginariaria, un'indagine nel cyberspazio, una proiezione artificiale.... E tutto ciò cosa aggiunge di nuovo? |