QUOTE (Sgomentoportento @ 1/10/2022, 13:57)
se avrai il tempo e la voglia di rispondere
VARIE
4) è veramente già stato fatto tutto e l'originalità nella scrittura è defunta e dobbiamo accontentarci di cose già viste abilmente scritte e mescolate?
5) cosa ne pensi della scrittura delle nuove serie tv dove da un lato si approfondisce molto i personaggi ma dall'altro si dilata la trama all'inverosimile concedendo spesso un contentino cliffanger a fine di ogni episodio?
6) i tuoi tre fumetti preferiti
8) i tuo tre romanzi preferiti
10) le tue tre serie tv preferite
12) pensi che il fumetto riuscirà a sopravvivere senza prodotti trainanti come trasposizione su schermo o videogioco?
13) spesso facendo trasposizioni di fumetti sullo schermo vengono cambiate molte cose o addirittura stravolte. pensi sia inevitabile o si può fare un prodotto molto fedele a quello cartaceo?
14) quale è stato il primo fumetto che ti ha fatto innamorare della nona arte?
19) puoi scegliere di incontrare uno solo dei tuoi miti, chi scegli?
20) i tuoi tre disegnatori preferiti
21) i tuoi tre scrittori preferiti di fumetti
22) i tuoi tre scrittori preferiti
23) i tuoi tre registi preferiti
24) quale è la scena di un fumetto che ti ha più segnato?
4) Jed Mercurio, geniale sceneggiatore BBC, dice nel suo corso on line di sceneggiatura (unico corso on line che ho mai acquistato) che per rinnovare un genere bisogna fargli fare "un bagno di realtà e realismo" e vedere cosa è cambiato rispetto agli stereotipi del medesimo. In questo concordo. Forse l'unico genere che si basa su stereotipi che difficilmente si "evolveranno" è il fantasy, anche se Brandon Sanderson ha dimostrato che si può fare molto altro anche in questo.
La fantascienza come specchio del presente sarà sempre attuale, se rispetterà questo ruolo.
5) trovo noiosa molta della serialità da streaming con una dilatazione narrativa così estrema e in cui i piloti, citando il grande Javier Grillo-Marxuach, sono "glorified first acts". Penso che questo derivi anche da un abbassamento della soglia di attenzione degli spettatori (che masturbano il cellulare durante la visione). In ogni caso lo streaming tra un po' cambierà, e se si seguono le riviste di settore è chiaro che è un business insostenibile sul lungo periodo (non che "smetterà di esistere", ma presto Netflix smetterà di essere il modello di tutto il settore dell'audiovideo. Anzi, questa tendenza è già iniziata).
6) questa è una delle tante domande a cui non posso rispondere con tre, e non posso fare una lista infinita. Tra i miei preferiti ci sono tanti di quei manga che non riuscirei a elencarli tutti. Le Bizzarre Avventure di Jojo, Devilman, Rocky Joe, City Hunter, Death Note, Bakuman, I giorni della sposa, Blame!, Slam Dunk... e parliamo solo di manga. Che comunque sono i fumetti nella loro forma più pura e perfetta. I manga sono tutti belli. Per ragioni personali, The Crow/Il Corvo, diversissimo dal film. Seguo l'autore su Facebook, talmente ci sono legato. Sandman. Ogni cosa che scrivono Warren Ellis e Grant Morrison. Ogni cosa che ha fatto Moebius. Il mondo del crepuscolo di Caza. Non finiamo più.
8) Impossibile rispondere. Leggo romanzi di scrittori di ogni continente. Preferito è impossibile. Posso dire "Port tropique" di Barry Gifford, e poi mi si apre il folder "scritori americani", "Bestiario" di Cortàzar e mi si apre il folder scrittori sudamericani, Simenon e Manchette e mi si apre quello scrittori francesi, Akinari Ueda, Seicho Matsumoto e mi si apre quello scrittori giapponesi...
10) Come sopra. Impossibile limitarsi a tre. Doctor Who, Star Trek, Battlestar Galactica, Twin Peaks, Breaking Bad, Mad Men, Evangelion, Utena, i Soprano, Braquo, Squid Game, Atami no Sousakan...
12) come professione (cioè in cui sei pagato adeguatamente) no. Come attività da fare in maniera "volontaria", tipo hobby, sul web, o come autoproduzione, non morirà mai.
13) si può fare e viene una merda, vedi "Sin City" di Rodriguez e Miller. L'aderenza al materiale originale NON è garanzia di qualità. Quando scrivi un personaggio ti chiedi:
- quale sia il suo conflitto principale
- quale sia il tema a cui questo conflitto principale riporta
E lavori su come esplorare questi due concetti in modo coerente col numero di episodi che hai a disposizione (se sono episodi, o in un film se ti danno da fare quello).
Se Zagor dovesse essere trasposto oggi in serialità, ad esempio, sarebbe SBAGLIATO renderlo figlio di due bianchi: la madre dovrebbe essere nativa americana. In questo modo non hai l'odioso stereotipo del "salvatore bianco", e hai un personaggio che appartiene a due mondi senza fare parte di nessuno di due. E visto che il tema di Zagor è la convivenza tra bianchi e nativi americani, il fatto che lui in questa versione vivrebbe IN PRIMA PERSONA questo conflitto, la renderebbe esplosiva.
Diciamo che a volte basta cambiare un pezzettino per avere qualcosa di interessante, a volte invece certi personaggi vanno smontati e ricreati per capire cosa "raccontano davvero". Quando non viene fatto questo lavoro, si hanno prodotti audiovideo mediocri.
14) ho iniziato con Topolino, poi sono passato a Dylan Dog, Martin Mystère e Nathan Never e i manga e ai comicbook americani. Ho imparato a leggere coi fumetti. Li ho sempre amati. Potrei (soffrendo) non scriverli, ma non potrei mai smettere di leggerli. I fumetti sono bellissimi. E' una forma d'arte ibrida, pirata, che vince premi letterari ma viene esposta nei musei. I fumetti sono il motivo per cui sono ancora vivo.
19) forse qualche scrittore, ma se ci penso bene, nessuno. Nessuno è all'altezza di quello che scrive.
20 e 21) vedi la 6.
22) vedi la 8.
23) David Lynch, Takashi Miike, Wong Kar-wai.
QUOTE (Sgomentoportento @ 1/10/2022, 13:57)
se avrai il tempo e la voglia di rispondere
VARIE
24) quale è la scena di un fumetto che ti ha più segnato?
24) in un fumetto la scena che più mi ha colpito è
la testa mozzata di Miki che cade davanti ad Akira in Devilman. Sono rimasto senza parole.
MA la scena che penso abbia segnato la mia vita, e che mi ha fatto capire, anni dopo, che avrei fatto questo mestiere, non è di un fumetto, ma di un anime, precisamente dalla sigla di Daitarn 3.
Allora, c'è Toppy che sta sparando, e Reika si lancia in avanti.
Se ricordate bene la sigla come la ricordo io, il movimento in avanti di Reika è anticipato da un'inquadratura sul su volto, divisa in due parti: primo piano e subito dopo primissimo piano angosciato.
Ecco, io da bambino, diciamo a 5-6 anni, massimo, vedo quella scena e resto DI GHIACCIO. Mi viene la pelle d'oca. Stiamo parlando di inizio anni '80, non c'erano neanche i VHS per fare pausa e riguardare. Quindi aspetto un nuovo episodio e ogni volta mi metto vicino alla TV per capire "che cosa succede" in quel momento. Perchè ha quell'effetto su di me. Cosa ha di diverso dal resto.
Anni dopo, quando ho trovato le parole per descrivere cosa mi frullava in testa, ho capito quello che mi colpiva: quel momento brevissimo MI EMOZIONAVA, e io non capivo e mi chiedevo
perché. Perché due immagini, una dopo l'altra, mi facevano sobbalzare?
Non conoscevo le parole... ma mi stavo chiedendo per la prima volta "Cos'è la regia?" (e il montaggio)
Perché due immagini accostate in un certo modo erano emozionanti?
Ci avrei messo anni a "capire cosa mi ero chiesto davvero" e a ritrovare quel ricordo nella mia testa.
Ma penso che se oggi scrivo storie con le immagini sia grazie a quel passaggio di montaggio che dura meno di un secondo (il secondo 00:26:
https://youtu.be/8wMlJHuudWQ).
Ah, raccontandolo mi sono commosso. Che scemo.
Edited by Adriano Barone - 2/10/2022, 15:03