394 - L'essenza dell'infinito, Marzo 2024 - Rigamonti/Jannì

Per me un albo complicato da giudicare.

Riconosco il merito di aver mischiato filosofia a horror e fantascienza, ma il tutto non rientra nelle mie corde.
Ho più apprezzato il recente tentativo filosofico di Vigna a confronto.
Mi chiedo anche se non fosse un soggetto per Dylan Dog adattato in ambito fantascientifico.

Disegni buoni.

Segnalo che Serra nel suo ricordo di Castelli afferma che i due avevano in programma un terzo incontro tra Nathan e Mystere, chissà se la run di Barone (anche se mi risulta essere un SUO soggetto) c'entra qualcosa con questa affermazione.

Cmq ci stavo ripensando, a distanza di 2 mesi questo albo presenta molte analogie con quello di Vigna, la ricerca da parte dei protagonisti di qualcosa di impossibie, tra l'altro tutti e 2 di ambientazione spaziale, mostri compresi.

Partiamo da quello che mi è piaciuto: i disegni di Jannì che mi hanno riportato di colpo nell'atmosfera degli anni novanta con tavole davvero molto interessanti.
La storia invece l'ho trovata noiosa , con un finale scontato e senza nessun colpo di scena.
E tutto filato liscio, troppo .

Speriamo in Eccher nei prossimi due albi.