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| CITAZIONE (lonewolf10 @ 24/11/2010, 11:08) nei libri è facile: il contratto prevede che l'autore prenda tot soldi ogni copia venduta. Quindi stimare il venduto è fondamentale e spesso trapela. anche nei fumetti extra-bonelli è così, il contratto spesso è di quel tipo.
credo che i contratti bonelli siano diversi, ma non sono sicurissimo, quindi l'autore non guadagna proporzionalmente al venduto, ma a pagina e in base al suo "curriculum": se sei arrivato a Tex guadagni più che con Brendon, a prescindere dal venduto effettivo (che tanto è più o meno sempre quello in un certo periodo). Questo significa che l'autore non sa il venduto e l'informazione non può trapelare. O la dà Sergio (e non lo fa) o niente. Posso pure capirlo, tipo padre/padrone, ma certe logiche quando arrivi alla siae non valgono più di tanto, e anche quanto la tua casa editrice fattura lo devi pubblicare. E poi cosa significherebbe? che essendo in posizione dominante in italia SBE decide le logiche contrattuali? Insomma i dati delle vendite se non vengono resi pubblici vuol dire qualcosa. E non è il massimo. CITAZIONE (strikeshape @ 24/11/2010, 11:10) CITAZIONE (joe smith @ 19/11/2010, 12:39) X il semplice motivo che anche gli addetti ai lavori non sanno con precisione quanto vendano le proprie serie;( Credo che non sia veritiera questa affermazione. Sicuramente alla bonelli avranno un area economica o finanze. La quale è perfettamente al corrente delle vendite. Ovvero delle spese sostenute per la produzione degli albi e quello che guadagnano dalla vendita degli albi. Certo che deve essere così, e hanno la certezza delle vendite grazie ai resi che le edicole fanno tutti i giorni. E i distributori presentano il conto.
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