tre argomenti e un cervellino un poco spento, vediamo cosa ne viene fuori...
1-
Nathan per me è un Amico. Ho un concetto di amicizia molto restrittivo, gli Amici sono pochi, i conoscenti sono un'altra cosa.
La mia storia con i fumetti è felice, ne avevo la casa piena già da neonata, essendo mio padre un appassionato di arte (anzi è un artista frustrato da una vita da bancario, povero cristo! pensate che si è iscritto a Brera il giorno dopo essere andato in pensione!) e curioso di tutto ciò che mente-occhio-mano possono fare. sono cresciuta in mezzo alle pubblicazioni estere che mio padre comprava nelle librerie del centro, facendosele procurare, poi finalmente i fumetti tradotti, il disegno d'autore...
ero una rompicoglioni già da piccola e volevo fare come lui, mi mettevo sul divano di fianco a lui che leggeva, acchiappavo un fumetto, magari tenendolo al contrario e fingevo di leggere... beh, a 4 anni leggevo correntemente e avevo imparato su Tex! (era semplice e in stampatello, papà ha colto l'occasione di stare un po' di tempo con sua figlia e mi ha garantito delle elementari da incubo...)
Mai nessun problema in casa, ho passato tutta la fila: Geppo, Tiramolla, Topolino, Il Giornalino, ecc... e quando avevo finito i miei passavo a quelli di papà.
Ho fatto il liceo artistico, quindi, nel corso del tempo, il fumetto per me è diventato attenzione al disegno, al particolare, ho iniziato a fare fuori capitali con le riviste di fumetto d'autore, quando esistevano ancora ed erano decenti: Comic Art e L'Eternauta, ad es. io li compravo e papà li leggeva, cosa che mi faceva abbastanza incazzare, così abbiamo iniziato a comprarne una a testa... (avevo 15, 16 anni? più o meno... la paghetta era scarsa, cacchio, quello che guadagna sei tu, contribuisci!)
dopo anni di amore più che altro estivo (paesino di montagna, che concilia la lettura dei russi, ma dopo aver fatto qualche settimana di Tolstoj uno Zagor ci sta!) per la Bonelli, inizia il percorso DD. Una rivelazione al principio.
Mi sembra che siamo tutti d'accordo che è durata qualche anno poi c'è stata la caduta, io, almeno non ce l'ho più fatta.
ma nel frattempo era iniziato NN!
amore istantaneo, disegni da urlo (sono la prima cosa che guardo) e una Storia con la maiuscola!
2-
sempre Nathan, ma nel corso del tempo:
innamorata pazza della Storia, delle ambientazioni, del contesto...
poi ho voluto credere che la vita mi chiedesse altro e un po' per volta il fumetto ha perso importanza. le riviste della Comic Art erano scadute e poi morte, dei seriali mi sono scordata di comprare qualche mensilità, qualche numero mi vedeva più critica... ho smesso. ho perso una sessantina di numeri fino a quando una serie di cose mi ci ha ributtata in mezzo e mi sono reinnamorata una seconda volta. culo vuole che un amico stesse traslocando e avesse i numeri che mi mancavano. bene, ora ho la collezione completa, salvo qualche collaterale. (continuo a non trovare il dannato gigante 11!).
io so che anche se non ho tempo Nathan è lì, mi ha aspettata una volta e lo sta rifacendo, come fanno gli Amici.
3-
le donne e i fumetti:
Beh, io sono una donna (Place, zitto!) e li leggo e amo da sempre. nel mio caso è il fidanzato che deve sopportare le fiere, i soldi spesi per le tavole originali, il tempo che decido di dedicargli (al fumetto, e non a lui), lo spazio nelle libreie, peraltro già ingombre da milioni di libri sia miei che suoi...
è vero che siamo poche, ma è solo una faccenda culturale. le mie amiche avevano una sorellina, delle cuginette con cui giocare alla Barbie, hanno "letto" Poochie e quelle ca**te lì... io ho avuto un papà fighissimo e tre cugini maschi con cui giocavo a Zagor o i Fantastici Quattro (eravamo perfetti!) appesi agli alberi... ho avuto più fortuna delle altre femmine, tutto qui!
non ho tempo di rileggere, chissà cos'ho scritto...