Posts written by GGP

Anche per me siamo nel limbo del "riuscito a metà", ma vado sul 5, perchè ci sono delle belle intuizioni nella sceneggiatura, ma in primo luogo i disegni impediscono qualsiasi possibilità di interazione psicologica con i personaggi e in secondo luogo non mi è andato giù il lungo flashback con Loomis che racconta a se stesso la propria storia.

Io ho saltato a piè pari.
MM l'ho ormai abbandonato, ho preso solo il numero di Beretta e Storie da Altrove. Il secondo mi ha abbastanza deluso, nonostante sia esattamente quello che mi aspettavo, ma hanno ridotto ulteriormente le pagine e la storia nel finale chiude di botto.

Il numero scritto da Beretta mi ha invece fatto venire la malinconia perchè è quasi certamente l'ultimo scritto da lui, che è l'unico autore che potrebbe risollevare la serie.

Maxi Tex in edicola veramente una gran bella lettura. Racconta di un Tex giovanissimo e non ancora infallibile sullo sfondo di un West che è ancora incontaminati e libero.

Ma certo che la boiata é soggettiva. Anche se Bionic Reiko, dai, è oggettivamente trash (non sono la cara e dolce pilota, sono un cyborg cattivissimo!). Poi io l'ho letto a 13 anni e ne ho persino un ricordo affettuoso.

Più che altro quello che ha rischiato di uccidere NN é stata la monotonia di tante storie medie.

Se vai a vedere la discussione su Omega sono 20 pagine tra chi la considera un capolavoro e chi cacca, stesso la tripla serriana. Le storie di Gualdoni arrivano appena a pagina 2.

P. S. Ora sono su telefono, ma poi sposto un po' di messaggi

Beh, oddio... Già Sopravvivenza Zero non è una boiata, ma non è certo un capolavoro. Le storie con i dinosauri si classificano abbastanza in alto sul mio boiatometro personale e Bionic Reiko va fuori scala (cioè è talmente trash che fa ridere).
Il mare della desolazione, quella con i ragni spaziali e altre prove sono difficili da digerire se ad uno non piace il genere, anche l'Angelo Rosso è sull'indifendibile.

Certo, nel pacchetto ci sono tanti capolavori, e una forza data dal continuo variare di stili grafici e di scrittura che fa la grandezza di questo fumetto (discorso valido soprattutto per i primi 50 numeri).

Poi anche io ho appena riletto tutta la saga (o meglio solo gli episodi notabili) e devo dire che credo non ci sia mai stato un anno neveriano senza due/tre storie memorabili. Il problema è che tra il 200 e il 300 c'erano francamente troppe storie e quelle buone si annacquavano e si perdeva anche il filo logico.

A scanso di equivoci: mia moglie fa la redattrice, mi é capitato più volte di tornare a casa verso mezzanotte per trovare il tavolo invaso dal "lavoro portato a casa", quindi io solidarizzo con la categoria e punto alla sdrammatizzazione degli errori.

Tu hai quella con le copertine tutte uguali?

Sorry, non ho resistito.

Per me qui si scivola ampiamente verso il capolavoro.

In primo luogo mi sta prendendo molto la costruzione del personaggio Ned Mace, che è approfondito assolutamente come un pazzo, cioè un essere assolutamente animalesco che agisce per puro istinto. Alla fine le sue azioni hanno una logica, ma animalesca, assoluta. Lo trovo affascinante.

Dalla parte opposta si colloca C-09, che invece rappresenta una razionalità, che proprio in quanto razionale si rende conto che la mancanza di emozioni è un assurdo logico.

E tra questi due poli si muovono Nathan e tutti gli altri personaggi (fantastica la scena di Sigmund).

Secondo me la seconda stagione approfondisce la prima.
Lukas si ritrova di nuovo nel mondo, che è rimasto uguale rispetto alla prima stagione, cioè è peggiorato nella sua putrefazione, un mondo che si fa coinvolgere nelle inutili e farlocche guerre dei troll (in quante guerre stupide ci facciamo coinvolgere? Il nemico sono i negri, i leghisti, quelli che volete) e infine l'unica alternativa al male assoluto è la morte.
Ma forse questa è la scelta giusta (non a caso la morte è portata per un motivo giusto), perchè accettare la morte per un ridestato significa rinunciare a quella fame eterna di potere che aveva portato alla trasformazione. E chissà che Lukas non sia andato "oltre" (direbbe Silente).

IN generale è la scrittura, i personaggi che migliorano secondo me, c'è una lucidità di scrittura molto potente in questa seconda serie.

Ma per dire a me in Rinascita sta piacendo soprattutto il modo in cui viene tratteggiata la follia di Ned Mace e il percorso di "ritorno alla normalità" di Nathan, ma questo è OT...

Alcuni siti che iniziano per C e finiscono per omicharchive?

Ma voi dite che in Lukas e Rinascita non c'è significato?

Dark, non è che io le storie me le scrivo, semplicemente le leggo senza il gusto di andare a cercare gli errori.

Non sappiamo se sia senso del dovere, possiamo classificarlo così perchè sembra che Morrigan sia spinto da quello, ma forse non è così, non lo sa nemmeno lui.

E' questo il "dilemma" al centro dell'albo: quanto siamo consapevoli di quello che ci spinge a fare qualcosa?

Già che si arrivi a indagare questa questione per me pone l'albo parecchio in alto.

Infatti, la cosa giusta è sempre opinabile, sono le nostre scelte che formano il nostro concetto di giustizia.

Flamming ha bisogno di una sentenza "forte" per entrare in politica con la fama di duro tutto di un pezzo. Non viene detto esplicitamente, ma la storia fornisce gli elementi per capirlo facilmente. Se no ci lamentiamo degli spiegoni, ma se non ci sono ci lamentiamo lo stesso

A me pare che la storia abbia la funzione di mostrarci l'interazione personaggi/mondo. Morrigan è un disadattato, nel contesto sociale di riferimento si fa infinocchiare da chiunque, nella vita è riuscito solo nel proconsolato, affidandosi a regolamenti e spirito di corpo e nella guerra, quando non c'erano alternative e non c'era vita. Nell'Alfa ha un ruolo marginale, ma lo ha scelto lui, ha bisogno della sua griglia di riferimento, addestrare reclute gli permette di stare nella sua comfort zone, dove c'è il giusto e lo sbagliato. La vita dinamica dell'agente speciale operativo lo distruggerebbe. Per questo Flamming se lo rigira come niente.

Nathan viene indagato per contrasto, lui una volta era Morrigan, adesso non lo è più forse, ha imparato a scendere a compromessi, a fare la cosa meno sbagliata invece di quella giusta, ma questo vivere lo lascia un po' turbato, anche se non sa esprimerlo benissimo.
Il suo rapporto con il politico è emblematico, i due coniugi sono caratterizzati molto bene graficamente, le loro parole sono miele, le loro facce disprezzo. Nathan è lì per lavoro, deve curare la sicurezza, il Nathan "vuoto" quello avrebbe fatto, oggi no, è in grado di scendere ad un compromesso per amicizia. Non è convinto, non sa se ha fatto la cosa giusta, ma succede a tutti noi. Intanto il vuoto si è riempito un po'.