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Sono finalmente riuscito a leggerlo. L'impressione generale è che l'albo mi è piaciuto. Il soggetto mi è piaciuto molto, è vero che come dice Mat Gabby l'idea di costruire la storia su onore e tradimento è in un certo senso banale, o meglio è uno dei temi più usati in un certo tipo di narrativa d'azione. Però è anche vero che sono concetti che si adattano benissimo alla figura di Branko e un albo incentrato sul mutato e sul suo passato è sicuramente una cosa che fa piacere al lettore storico di NN. In più trovo che sia stata ben delineata (e riassunta) la situazione dei mutati nella saga e soprattutto si è cercato di non fare il riassuntino, ma di dare una concretezza alla loro storia e secondo me la sceneggiatura ci riesce abbastanza bene tenendo conto della difficoltà dell'operazione (è difficile essere chiari per chi non si è letto 300 e passa albi e non noiosi per chi quegli albi li conosce a menadito, qui mi pare si sia raggiunto un buon equilibrio, magari con un po' di artificiosità, ma appunto era difficile fare meglio). Artificiosità che si sente anche nei dialoghi del flashback tra Goro e Branko, perchè le loro frasi prese singolarmente possono essere credibili, ma è un po' difficile che possano essere pronunciate mentre si menano di brutto, dovrebbero avere il fiatone non farsi pistolotti a vicenda, ma anche qui c'è una motivazione tecnica nel poco spazio a disposizione e quindi prendiamo per buona la scelta.
I disegni mi sono piaciuti, anche se forse non erano adattissimi al genere di storia, in cui appunto c'è molta azione e poco dialogo statico, una situazione che esalta i tagli di luce di Bertolini.
In complesso storia che ha sicuramente dei difetti, ma che mi è piaciuta lo stesso, dunque ci aggiriamo intorno al 7 come voto.
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