Il 2023 di Nathan Never

Come ogni anno, prendo spunto dall'analisi quantitativa di DimeWeb per la loro rubrica "Diamo i numeri".

BONELLI 2023: COME TEX NON C'E NESSUNO

La prima osservazione riguarda il calo di pagine pubblicate. Le pagine inedite pubblicate quest'anno sono infatti 18.494, ovvero il 6,38% in meno rispetto al 2022. Se paragoniamo il dato all'anno record 2019, il calo è del 23,83%.

Per quanto riguarda l'edicola, la pagine pubblicate quest'anno sono state 16546, il dato più basso dal 1998 a oggi. Si tratta del 28% in meno di pagine inedite pubblicate su albi da edicola rispetto all'anno record 2016. Per la cronaca le tavole destinate alle edicole del terzetto Tex, Dylan Dog, Zagor sono state il 56,44% del totale.

Per quanto riguarda il settore librario, ha proposto solo 1948 tavole nuove, contro le quasi 2600 dei precedenti dodici mesi, ovvero circa il 25% in meno.

Per quanto riguarda le serie, Nathan Never, con 1344 pagine in 14 albi, scivola al sesto posto, superato da Julia. Per 90 pagine si fa raggiungere pure da Dampyr che vende certamente meno rispetto a Nathan Never. Probabilmente l'editore non investe bene in NN, oppure investe molto più del dovuto per Dampyr. Dragonero, invece è oramai la quarta gamba di Bonelli e supera Nathan Never nella classifica del ventennio.

BONELLI 2023: SECONDA STELLA PER BOSELLI!

Per quanto riguarda gli sceneggiatori, Boselli uber alles.Ha sceneggiato quasi il doppio delle pagine di Enoch al secondo posto e poco più del doppio di quelle di Ruju e Rauch, rispettivamente al terzo e quarto posto.Tra i neveriani, il primo è Medda all'ottavo posto con 598 pagine e Vigna all'undicesimo con 464 pagine. Poi ci sono Rigamonti (134 pagine), Ostini e Serra (94 pagine ciascuno).

Prossimamente arriveranno i numeri per i disegnatori, copertinisti e coloristi.

Nathan Never è stato scavalcato pure da Dampyr per quanto riguarda l'interesse della casa editrice dal momento che c'era il suo film da promuovere e non lo si poteva fare tagliando l'unico extra di Dampyr, il Dampyr color.

Nathan Never nel corso degli anni ha visto la chiusura di tutti gli spin off, la perdita del magazine con la storia inedita, il ridimensionamento dello speciale. L'unica cosa positiva è stato il bis. Ci sono pure i cartonati, ma sono nati per interessi esterni e non della SBE.

La crisi dell'editoria è generale e non di un singolo prodotto, quindi la maggior parte degli abbandoni non è dovuto al calo della qualità. La qualità alta può al massimo attenuare il calo.

Poi bisogna vedere se il lettore medio la qualità la sa riconoscere perché a puntare sulla qualità ci hanno provato con le miniserie che hanno avuto una qualità superiore rispetto alle storie della serie regolare, ma hanno sempre venduto di meno.