Ho riletto!
In questo formato i disegni rendono bene perché non danno la sensazione di spazi vuoti, benché la qualità della stampa sia decisamente inferiore.
Come storia della SR è in effetti una gran bella storia e potrei alzare il voto a 8, rispetto al topic del cartonato, ma questo solo perché ho "deciso di crederci"
come dice Nathan a pag. 70, seconda vignetta. Credo in particolare a quello che succede a pag. 84, quando il Nathan robotico vede "davanti" a sé nel tempo la sonda, ma al tempo stesso raggiunge una condizione fuori dal concetto di tempo e spazio come lo conosciamo.
Perché se volessimo ragionare a rigore la cosa non funziona visto che Nathan è in entropia inversa quando scende nel nucleo della Terra e dovrebbe andare verso il passato.
Con grande sforzo posso accettare un po' meglio la scelta del "momento" per intervenire nel senso che dev'essere in un momento in cui nel mondo di Parmitano non è "ancora" successa la grande catastrofe, ma abbastanza vicino alla stessa per poter "vedere" la sonda in quel lasso di tempo in cui scatena il disastro e fermarla. Non so se era questo che intendeva Heimdall76 .
Ma potrei aggiungere altri dubbi, ad es.:
- se la sonda si "smaterializza" tanto da passare attraverso la materia come fa a cedere calore al nucleo della Terra?
- si dice che la sonda destabilizza il nucleo terrestre causando un raffreddamento anomalo. Ma non cedeva calore al nucleo? E poi così la sonda non dovrebbe andare verso lo zero assoluto autodistruggendosi per il troppo freddo?
- Nathan robot quando si sveglia parla al contrario, però agisce (e interagisce) secondo il normale scorrere del tempo. Si capisce da come si accorge, nella giusta sequenza, che non si intende con gli interlocutori.
E se andiamo a scavare ce ne sono altre...
Ma, ripeto ho deciso di crederci o, per dirla alla Vigna, di lasciarmi trascinare.
Riguardo la questione
delle linee temporali e del mondo fluido. Lì ci vedo meno problemi.
Da come parla Nathan, gli interventi sulla linea temporale generano "nuovi mondi" diversi e separati. La linea temporale però sarebbe una o meglio la linea si ripropone in ogni mondo con dei punti fermi, degli eventi che si verificano comunque.
Il discorso del mondo "fluido" si applicherebbe al solo mondo del Nathan che conosciamo e non a quello di Parmitano dove ormai l'intervento dei 50.000 sognatori non è più necessario.
Comunque ve l'avevo detto, questa è la "versione di Serra". I due sardi sono così lontani, ma così vicini...
Si dai, considerata anche quella bella conclusione (le belle conclusioni sono rare oramai) voglio celebrare questo ritorno di Serra con un 8.