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| Letto, finalmente. Mi è piaciuto. Non eccezionale, un po' prevedibile, ma ben integrato nel periodo in cui siamo. Accenni di continuity: - torna in scena la presidentessa Kyomi; - non c'è Elania e Nathan, Legs e Sigmund si comportano in maniera evidente da direttori dell'Agenzia (agiscono sì, ma partecipano a riunioni, comitati di crisi, relazioni finali e gestiscono rapporti); - tornano i Pretoriani e si profila la competizione per i futuri programmi di espansione nello spazio (questa storia va quindi collocata prima de "Il pianeta delle nebbie"); - si rivede Jerry Lone e il suo nuovo shuttle; - credo che il salto nell'iperspazio vada inteso come attivazione del motore a curvatura; - l'asteroide in collisione ricorda "Il giorno della meteora" (S5) e del motore per spostarli se ne parlò nello S4 (un asteroide vetrificato per fare da copertura a Venezia) e in vari albi dedicati alla costruzione delle stazioni orbitanti; - carina la gitarella a Nova Roma (che conferma il ritorno all'uso dei nomi delle città pre-catastrofe, avvenuta dopo la Guerra con le stazioni orbitanti); L'unico difetto è il prezzo. Soprattutto per uno come me, a cui gli articoli in appoggio non interessano (e li ho trovati anche scarsini....)
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