Un albo che offre uno spunto interessante.
Come dice “Mike” (=Michele Medda) nell’albo stesso, l’eroe ha sempre quel momento nel quale si rifiuta di partire per l’avventura. Però Mike dice che non è importante il motivo, cosa su cui non sono d’accordo. L’eroe si rifiuta di partire perché, sotto sotto, sa che il Viaggio lo cambierà. L’eroe non parte perché è legato al suo mondo quotidiano e alla sua visione del mondo, che non vuole abbandonare e riconoscere come sbagliata in seguito alle esperienze acquisite durante il viaggio.
Vale anche per Nathan Never, che non vuole accettare il caso perché lo giudica “da colletto bianco” (vedendosi lui uomo d’azione) e “da vecchio” (non accettando lui di non essere più giovane). Accettare il caso vorrebbe dire accettare il fatto di essere vecchi.
Alla fine comunque accetta, parte.
Ora, è interessante che NN per tutto l’albo sia sostanzialmente invalido: le botte prese, l’aria pesante del magazzino, il cibo scaduto, il gas tossico… sono fardelli su NN, sono cose che lo rendono funzionalmente simile a un vecchio: quello che è destinato a diventare, che lo ammetta o meno, che lo accetti o meno.
Alla fine ce la fa, ma le prende, e nemmeno nel ruolo di protagonista, ma solo come diversivo per dare tempo alla donna (Sandrine, mi pare) di mettersi in contatto con la base e sventare il piano.
Da un certo punto di vista, NN fallisce ed è la donna l’eroina. Però… però NN impara che fallire fa parte della natura umana, indipendentemente dall’età, dalle condizioni fisiche, dal genere, dal colore della pelle. È insito nella natura umana. Essere vecchi ora per NN non significa più solo DOVER fallire (il terrore della vecchiaia: non riuscire più a fare le cose che si facevano da giovani) ma solo la POSSIBILITA’ del fallimento, possibilità insita nel fattore H. Come a dire: non aver paura di diventare vecchio e fallire, che tanto puoi fallire anche da giovane. Ecco quindi che NN col suo viaggio ha corretto la sua vecchia/errata visione del mondo e l’ha sostituita con una nuova/corretta.
E mi piace la scena finale dove NN guarda la foto di Sandrine in costume da bagno… che per la presenza dei figlioletti non assume caratteristiche sexy o di seduzione: mi sembrava un nonno che guardasse i nipoti, o un padre i figli (il fatto che Sandrine abbia i capelli neri e la stessa iniziale di Sara potrebbe far pensare in un reinserimento di NN nel “normale” ciclo della vita di un uomo).