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| CITAZIONE (lonewolf10 @ 19/5/2021, 06:32) mi viene spontaneo il confronto con Gli occhi di uno sconosciuto lasciamo stare il confronto grafico, qui non ci sono guizzi e invece il tratto di Casini lì era potente, dinamico ed espressivo. Lasciamo stare il lettering artistico del n.9, perfettamente integrato alla storia. Lasciamo stare le cover (tra l'altro in entrambi i casi abbiamo una bella profondità di campo, nel caso del 9 è il vicolo, qui abbiamo l'altezza della caduta). Voglio concentrarmi sulla sceneggiatura anche lì abbiamo un disagiato come killer, che prova ad avere una vita e ad incontrare ragazze, anche lì si parla di solitudine e in entrambi i casi la fantascienza è solo un orpello estetico, sono entrambi polizeschi del futuro. Nel numero 9 l'indagine è ridotta i minimi termini e abbastanza fortuita, qui è tutto molto più plausibile e dettagliato come giallo. Sembrerebbe un vantaggio del 360, ma questa cosa si paga. Ed ecco che Manny ha una profondità (cioè numero di pagine) che qui ce la sogniamo... ma non solo Manny, persino la donna viene approfondita con le sue lettere in cui si avverte in poche pagine tutta una vita di scelte sbagliate e rimpianti e nonostante ciò la voglia di provarci ancora. Sbagliando. Ma quelle pagine servono, qui non ci sono. E lasciamo perdere il lavoro certosino su Nathan, anche lui vittima dello stesso male degli altri due. Quest'ultimo elemento ha le attenuanti, lì si stava costruendo un personaggio, qui è un personaggio che 360 mesi alle spalle, ok. Ma insomma, quello lo chiudevi con un groppo in gola, qui scivola via come acqua fresca. Mi pare che Medda abbia perso la voglia di colpire duro il lettore. Qui aveva l'opportunità di farlo con un "caso umano" di questo tipo, e invece trattiene il colpo, limitandosi ad un generico "il mondo è un posto crudele" e lasciando tutto al sottotesto. Mi piacerebbe capire perchè. Politically correct? Eppure non credo ci siano tanti tra i lettori di Nathan Non credo che Medda (edit: avevo scritto vigna) sia avvezzo al politically correct e lo apprezzo in questo, basta vedere la scena in cui il tizio sotto interrogatorio urla "è morta la stronza!" e non si tratta di uno psicopatico assassino ... Ma ci sono anche altri esempi.
Inoltre dell'hikikomori si fa proprio beffe, persino nel finale, al solito suo, altro che timore di offendere qualcuno
Sul fatto di non approfondire il personaggio secondo me bisogna leggerlo con la prospettiva data dal titolo, L'uomo senza volto e ci sta perché è un recluso in casa di cui nessuno conosce il vero volto e la vera identità, nemmeno il lettore fino alla fine Poi certo, se lo confrontiamo con Gli Occhi di Uno Sconosciuto è chiaro che soccombe, ma perde anche contro il più recente Protocollo Noah. Nonostante questo lo preferisco mille volte alla doppia degli omini grigi e Mr Alfa pappone Edited by Turricano - 19/5/2021, 11:20
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