352 - I combattenti dell'isola, Settembre 2020 - Medda/Casini

Votato 4.

A tutti capita di partorire un Black Out in carriera, a Vigna capitò con il Nathan Cannavacciuolo, a Serra con le rotule al teflon di Omega e stavolta lo ha fatto Medda.

Storia insipida, trattata in mille modi su tutti i format disponibili.

E quello che è peggio raccontata senza un minimo di approfondimento dei personaggi, tanto che alla fine emerge pure nel dialogo finale con il pilota un sottile discorso anche un po' razzista: sembra proprio a sottolineare la superiorità intellettuale dell'uomo bianco civilizzato nei confronti dei poveri zulu neri, ritratti come dei poveri deficienti che si fanno la guerra senza neanche sapere il perché e pure la pace perché un leader si sveglia di punto in bianco.

Capisco che non fosse (spero bene che sia così) volontà di Medda ritrarre la cosa da questo punto di vista così riduttivo ma il modo superficiale con cui viene presentato l'argomento fa emergere in me solo questo concetto e poco altro, mentre chi conosce un po' le tematiche razziali alla base dei conflitti etnici sa benissimo che le situazioni sono più complicate.
Sarebbe meglio non toccare simili argomenti se li si vuole riportare spogliati di molti dei loro risvolti e significati, anche perché bastavano davvero pochi accenni ai pregressi fra i due contendenti per donare alla storia un minimo di approfondimento culturale che andasse al di là del "bovero negro gannibale".

Aggiungiamo al piatto i disegni di Casini che, oltre che non essermi piaciuto, rappresentano sempre più abbozzi e scarabocchi (non parlate di sintesi e dinamicità perché proprio stanno su un pianeta diverso, per piacere).

Edited by GT_Oro - 22/9/2020, 08:10

Storia senza infamia e senza lode, un po' banale.
Banalissimo il finale, scontato e assolutamente privo di mordente.
Un 6 risicato per me.

Ma anche no imo.

Ma guarda, ce lo abbiamo visto in due (oltre a me anche Mat) e per lo stesso motivo senza che ci parlassimo per scambiarci le impressioni.

I due combattenti sono caratterizzati come potevano essere caratterizzati i neri in un romanzo di metà ottocento o inizio novecento.
Punto, è un dato di fatto.

E questo avviene non perché ci volesse essere un proposito razzista sotto, come ho specificato nel mio commento, ma perché semplicemente non hanno un minimo di spessore nelle loro azioni e nel loro background.

E allora si fanno la guerra perché "deve essere così", fanno la pace dal giorno alla notte e via dicendo.

Purtroppo Nathan sembra che sia diventata una lettura per bambini che non vanno oltre all'ABC dei significati.

Vedo più approfondimento psicologico in Paperino o Topolino.

Non vedo nessun intento denigratorio o razzista in questa storia, mi associo a Dark.

Eh mi dispiace Glauco ma se per le storie di Pistoia non ho avuto nulla da eccepire, anzi mi sono proprio piaciute, questa volta proprio l'autore, nel voler fare il messaggio giusto, per me ha toppato in pieno.

Poi ognuno è libero di dire la sua, ma ripeto, chiaramente non ci voleva essere un intento razzista dietro, ma la "resa finale" purtroppo è quella.

Uomo bianco Nathan Never superiore ai poveri scemi che si fanno la guerra per nulla.

Poi la possiamo girare come ci pare.

E se l'intento era la denuncia dell'inutilità della guerra razziale, a parte la scoperta dell'acqua calda, poteva essere costruita molto molto molto meglio, gli spunti reali purtroppo non mancano.

Ecco perché ho scritto che se si vuole parlare di argomenti complessi o lo si fa in maniera approfondita o è meglio lasciar perdere, se per facilitare (non semplificare, che è una cosa molto diversa) la vita al lettore evidentemente considerato ormai bollito o cerebroleso si scade nella faciloneria.

Medda ha trattato l'argomento con superficialità e faciloneria, purtroppo questo è quello che mi ha lasciato la lettura.


Giustappunto.

E andare a studiare la storia dei conflitti razziali come Hutu e Tutsi o gli scontri nei Balcani, si scopre che ci sono sempre risvolti molto più complessi del "il gruppo A deve morire da sempre per il gruppo B".