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| La storia secondo me non è veloce, è semplicemente un concentrato di “lick”, citando un’espressione chitarristica, ovvero ripetuti cliché di genere inseriti senza fantasia e senza ritmo. Tutto molto standard e privo di guizzi. È vero che, come scrive lonewolf, è importante il come e non il cosa, perchè alla fine diciamo tutti le stesse boiate da secoli, ma è proprio per questo, che la storia in questione non ha alcuna originalità formale né soluzione avvincente. Una storiella anonima, benpensate e moderata che si nasconde nella selva dei racconti presto dimenticati. Arrivo a dire che “blackout” è di gran lunga migliore, perchè nel suo orrendo concepimento si è spinto oltre, ha almeno esagerato (la rivolta delle commesse sarà un sempre verde) e ce ne ricorderemo a lungo.
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