Seconda prova di Pistoia e anche questa una storia strettamente legata alla nostra attualità. Solo che a differenza del primo dove c'era anche una trama, un intreccio interessante, questo è un albo più che altro pieno di didascalie che riflettono sulla triste condizione dei migranti e sugli sporchi interessi politici ed economici che consentono tutto ciò, cose direi fin troppo risapute e su cui penso ognuno di noi abbia riflettuto per conto suo... e con questo stile di scrittura "poetico" che ho trovato anche piuttosto pesante da leggere.
Anche qui come nel 297 sembra che non cambi nulla rispetto ai giorni nostri
L' unica differenza che al posto degli scafisti ci saranno gli ... shuttlisti.
Insomma siamo sempre lì ... e anche il finale mi ha ricordato quello della lunga marcia, in un certo senso.
Diciamo che non lo voglio stroncare totalmente, per l' importanza e la drammaticità con cui il tema è svolto. Però tutto il resto ... Penso che si sia voluto giocare in questo modo sul titolo, per una fuga ... al contrario, ma vedere Europa (satellite di Giove) tipo deserto infuocato terrestre mi pare davvero forzato, pur ipotizzando fantascientifiche terraformazioni, ma stiamo anche ad una distanza molto grande dal Sole !
Su Bilal, avevamo abboccato tutti, il fumettista non c'entra nulla, quindi mi chiedo il motivo di aver creato hype con quello slogan "Bilal è Nathan Never" ... si va bene, e con questo ?
Toffanetti per me è più o meno sempre il solito, non aggiunge nè toglie nulla al mio giudizio.
P.S. Ancora devo rimarcare questa cosa del lettering "automatico" che se non è fatto alla perfezione produce effetti fastidiosi e ripetuti (almeno alla mia vista) come questo settore 297 che ogni volta sembra scritto 2 97.
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