CITAZIONE (UltimateLorenzo @ 18/11/2016, 12:37)
Hai ragione, ci possono essere molte interpretazioni. Penso che questa doppia stessa sia un koan zen. Ognuno ci deve meditare sopra e giungere alle proprie conclusioni.
Che è ciò che è bello di una storia, che non dica tutto, ma sia una finestra aperta su un universo.
Diciamo che ci viene fatto intendere quello che Kwai Chen capisce, o forse quello che vuol far capire a Nathan, ma non è detto che quello sia il significato "vero" della leggenda della forma del Viandante, forse è solo il significato giusto per Kwai Chen, per Nathan, o per me che leggo (dai, dai che Vigna aveva ragione).
Però è un fatto che
Nel gran maestro di Shaolin "vive" il suo predecessore, almeno così ci era stato detto nel lontanissimo NN59, e dunque tutti i gran maestri Shaolin "vivono" in quello attuale (tipo i Trill di Star Trek, visto che abbiamo già citato i Klingon. Per cui ha senso che il successore debba far fuori il vecchio maestro in un atto rituale per assorbirne il Ki e il vissuto, che è quello che Nathan fa con Kwai Chen, ma appunto questo è solo uno specchio della verità, come la Luna è lo specchio della luce del Sole.
Mi è molto piaciuto poi che Nathan scriva i suoi ricordi in una lunga lettera ad Angela, perchè così si riprende una caratteristica del personaggio, ma anche si mantiene il fatto del non riuscire a parlarsi direttamente fra i due, ma si viene a creare anche una scena di empatia tra i due che è quella che mi ha profondamente colpito nelle ultime pagine della storia.
Ma Nathan scrive, che è il metodo comunicativo della letteratura
Nathan scrive è quasi metafora di Secchi che riscrive una parte del suo passato, un qualcosa che non si era mai visto, che forse lo stesso Nathan aveva volutamente rimosso per apparire migliore nei confronti dei lettori. Ma questo è un processo parallelo a quello di Vigna che riscrive le origini di NN, o di Serra che riscrive un intero universo (come? quanto?), ma è un processo che appunto coinvolge noi lettori (cito sempre Vigna) perchè, almeno per me è così, noi riscriviamo l'immagine che abbiamo di NN ogni volta che rileggiamo la sua storia.
Concludendo io trovo quello che esce in questo periodo dal 300 e Anno Zero in poi molto connesso e legato, e mi piace.