Comincio subito con il commentare le caratteristiche particolari dell'edizione variant dicendo che, in primo luogo, la copertina variant, dal vivo, fa tutto un altro effetto e le scansioni in rete non le rendono per nulla giustizia (io la trovo di una bellezza commovente). In secondo luogo l'intervista a Medda Serra e Vigna, è impostata in modo particolare: dato che gli autori hanno detto che un cardine fondante della serie di Nathan Never, sarebbe stato che essa si sarebbe sviluppata con frequenti salti temporali tra il passato, il presente e il futuro di Nathan Never e del suo mondo, si è chiesto a ciascun autore di partire dal rapporto con una delle tre linee temporali tra cui la serie si muove. In particolare: a Vigna è stata assegnata la linea del passato; a Serra quella del presente; a Medda quella del futuro. E i contenuti delle risposte del trio è veramente molto interessante.
Detto questo, passo all'albo in sé, e parto da un dettaglio tecnico (non ve lo aspettavate da me, vero?
), ovvero: la colorazione. La prima cosa che ho notato è che la colorazione di questo albo mi ha dato una sensazione di profondità molto maggiore rispetto agli altri due albi centenari.
La seconda cosa
[spoiler livello 1: è un dettaglio che non anticipa nulla riguardo alla storia, ma da un'informazione sulla struttura del racconto. Se volete non avere alcuna informazione ora, non aprite né questo paragrafo né, tantomeno, i successivi, che avranno anticipazioni mano a mano più importanti]
sono presenti tre tipi di colorazione diversi, ciascuno associato ad un tipo di luogo preciso (cosa che mi ha realmente esaltato).
In particolare
[spoiler livello 2: è la spiegazione non dettagliata dell'elemento dato nel primo spoiler. Non contiene ancora elementi della trama della storia, ma dice i tre tipi di luoghi tra cui la storia si muove]
i luoghi che fanno parte della realtà in cui si muovono Nathan Never e gli agenti Alfa nel quotidiano, sono definiti da una tavolozza di colori molto accesi, ma completa di tutti i colori; i luoghi che fanno parte di "Tempo Zero" hanno una tavolozza di colori sempre molto accesi, ma con i colori rosso e blu fortemente dominanti (gli altri colori sono molto poco presenti); i luoghi che fanno parte di piani di realtà diversi dall'universo principale di Nathan Never, hanno una tavolozza di colori pastello che vengono usati SOLO sui personaggi che si sono mossi da un piano di realtà all'altro, mentre lascia in toni di bianco, nero e grigio tutte le figure e i personaggi facenti parte del piano di realtà che sta in quel momento ospitando i personaggi transdimensionali
Per quanto riguarda la recensione dell'albo, come storia, dico che è semplicemente meraviglioso, non solo per quanto detto prima, ma proprio per la trama della storia, per le implicazioni che ha, per come si è scelto di svilupparla, per i dettagli che si è deciso di rivelare, e quelli che si è deciso di non rivelare, per come vengono descritti Nathan, Legs e il mondo in cui agiscono. Insomma questo albo finisce di diritto nell'elenco dei capolavori assoluti della serie e, per me, è un albo perfetto per far capire a chi non ha mai letto (o ha abbandonato) Nathan quale e quanta, ancora oggi, sia la sua bellezza.
Quali sono gli elementi che mi hanno portato a questa recensione? vado ora ad elencarli (quindi da qui leggete a vostro rischio e pericolo)
1) lo spunto che da il via alla storia è il fallimento di un'azione degli agenti Alfa, comandata da Nathan in cui muore una persona non coinvolta direttamente nell'azione in questione
2) È da subito chiaro che ciò che non ha consentito a Nathan di raggiungere prima il sospettato, facendo quindi riuscire la missione, sono stati i secondi in cui lui ha cercato di soccorrere Legs, ferita comunque non gravemente al braccio
3) Si vede Nathan Never che subisce il processo mediatico con un titolo sul giornale e viene fatto oggetto di manifestazioni di dissenso popolare nei confronti della brutalità della polizia
4) Si vede Nathan accusato dal procuratore che lo costringe alla sospensione a tempo indeterminato
5) Si vede Legs masticare veleno contro il procuratore di cui sopra, senza che lo esprima ad alta voce, perché lei sta dalla parte di Nathan
6) L'omaggio splendido fatto ad altri personaggi storici della Bonelli, con i personaggi della realtà di Nathan (tra cui anche Nathan stesso) che finiscono nei piani di realtà in cui agiscono Zagor, Mister NO, Dylan Dog e Martin Mystere, senza che però i nostri interagiscano con loro per più di una battuta
7) L'ambiente di "Tempo Zero", molto simile al mondo visibile con la pillola rossa in Matrix, in cui il personaggio del Professor Bohme cerca di sfuggire a quello che lui ha capito essere "un sistema di controllo, ma non sa da chi sia stato voluto né il perché" proprio perché non ha informazioni sufficienti e non si fida, e il fatto di decidere di lasciare la questione del sistema di controllo, in questa storia, senza nessun altro tipo di spiegazione o di dato in più
8) La spiegazione di multiverso data dal professor Bohme che, di fatto, riesce a contenere senza problemi anche tutte le descrizioni di multiverso date finora nella saga neveriana e che apre al fatto che tutte le linee temporali di tutti i multiversi esistano nello stesso momento, e si possano incrociare in ogni maniera
9) La prospettiva assolutamente antitetica tra ciò che Bohme e il suo gruppo si considerano, e come vengono percepiti dagli organi della società civile.
10) Il modo in cui si è scelto di risolvere la storia, che è vero che è un meccanismo già usato diverse volte, ma l'aggiunta dello scambio di battute tra Nathan e Legs nell'ultima pagina con lei che chiude con "MA COSA TI INVENTI?!... Amico mio, ogni tanto mi fai venire i brividi!" vale il prezzo del biglietto
In Nathan Never può sempre succedere di tutto
In Nathan Never intrattenimento e profondità di argomenti si miscelano in maniera unica
In Nathan Never le sfaccettature delle situazioni e dei personaggi sono di livello assoluto.
Per questo, e per tanti altri motivi, per me, dall'inizio e ancora oggi è il miglior fumetto di tutti i tempi.