E visto che, causa imprevista notte in bianco, ho un po' di tempo libero in più, approfitto per prendermi il privilegio
Comincio col dire che l'albo è spettacolare e questa prima parte della storia, promette veramente molto bene, e questo per tutta una serie di motivi:
1) La comunità dei robot che si sono integrati con gli umani acquista uno spessore notevole, e Mac in particolare diventa un protagonista assoluto dell'album in questione.
2) Omega si scopre molto più simile agli umani di quanto lui stesso non sia disposto ad ammettere
3)
Nathan decide di agire stando al di fuori dell'agenzia alfa e mostra anche il suo lato oscuro
4) Veniamo a conoscere la storia della vita di Mac prima di diventare quello che è stato mostrato fin dal primo numero di Nathan Never, capiamo i motivi per cui lo è diventato e vediamo come si sia evoluto
5) Il modo in cui viene descritto il degrado del settore 12 della città est.
Per fare qualche esempio:
1) Il dialogo tra Mac e Lulu-16 che inizia con questo scambio di battute
Lulù-16: "Sembra che il tuo processore sia impegnato in una routine, Mac... e che quella routine non riguardi ME!
Mac: "Scusami, Lulu-16. È solo che sto elaborando un discorso che ho fatto con un amico... È l'unico umano che riesco davvero a capire".
Lulu-16: "Voi C3 pensate troppo... E a volte mi chiedo se non essere sottoposti alle tre leggi della robotica non sia una libertà che pagate a caro prezzo!" ....
per poi terminare con
Lulu-16: "Mi piace quando fai questi discorsi... sei il robot più colto e intelligente che conosca!"
Mac: "So che è il tuo software di seduzione a parlare, Lulu-16... ma ti ringrazio ugualmente!"
Dialogo che trovo meraviglioso per come riesce a muoversi in maniera perfetta restando al confine tra la logica robotica e i sentimenti umani.
2) il dialogo tra Mac e i teppisti che assalgono il Bar-Bot, che porta al momento in cui Mac spezza il polso al teppista più pericoloso del gruppo, con il successivo arresto di Mac, e i suoi primi dubbi sul suo percepire se stesso
3) il dialogo tra Mac e il fondatore-padrone del Bar-Bot, in cui Mac propone l'idea delle ronde di quartiere per diventare "parte attiva del tessuto sociale" e per aiutare gli umani a fermare il degrado del quartiere.
4) l'azione assolutamente pacifica della ronda, e la reazione degli umani dei livelli alti della città che mostrano assoluta avversione per questa idea, da loro percepita come una minaccia per la società umana, col successivo dialogo tra Nathan e Mac in cui da una parte c'è il sentimento di appartenenza di Mac, contro la logica pragmatica di Nathan che gli suggerisce di fare un passo indietro, per evitare ulteriori problemi al processo che dovrà subire.
5) La scena dell'agguato a Mac, con Nathan che lo soccorre e Mac a biascicare parole (in apparenza) sconclusionate
6) Omega che, divenuto cosciente della sua mortalità, costruisce un cervello robotico decisamente più potente del suo cervello biologico, per eliminare completamente la sua parte organica con lo scopo di farsi sostituire nella lotta contro gli umani, salvo poi distruggerlo di colpo, quando, comunicando con lui, capisce che la macchina che ha costruito non ha nessun'intenzione di muovere guerra agli umani perché (parole della macchina che dovrebbe essere l'erede di Omega) "Il declino degli umani è iniziato da tempo, e presto finiranno con l'estinguersi da soli. Non ha senso sprecare energie per distruggerli."
C'è veramente di tutto in questo albo, condito da disegni che rendono molto bene l'atmosfera del racconto, ora cupa e straniante, ora logica e asettica (vedi il racconto che Mac fa alla robopsicologa Sue Baldwin): l'eterno conflitto tra la libertà associata ai dubbi e la sicurezza delle risposte preconfezionate; il discorso che ognuno deve essere attivo per migliorare le condizioni del posto in cui vive; il messaggio che la cultura è ciò che ti rende realmente libero; la paura del diverso che esplode sempre nell'addossare all'altro quelle che sono le nostre intenzioni.
Non è un caso che, da quasi venticinque anni a questa parte, io vada dicendo che Nathan Never è il miglior fumetto di sempre e sono proprio albi come questo (o anche come "La Lunga Marcia") che continuano a lasciarmi convinto di questa affermazione
A risentirci a presto