Doppio colpo di Perniola che si ri-conferma!
Faccio un paio di appunti personali su quest'albo, per quanto riguarda i personagi, e poi si va di spoiler.
Amo la Trust, è un personaggio superbo, caratterizzato da Dio, e soprattutto è fallibile... la adoro.
Mi piace Morrigan, sia a livello umano, che per le diatribe con Legs
Mi sta simpatica Ekene... meno presente e logorroica in questa seconda parte, e ingenua come gioventù comanda.
Adoro Legs... e qui sò che mi attirerò le antipatie di molti. Questa non è la Legs sparabattute alla buona che siamo stati abituati a vedere negli scorsi mesi, è molto più quadrata, più cinica, meno incline a farsi mettere i piedi in testa, spaccona, odiosa, ma caspita, anche lei fallibile, e incazzosa proprio perchè fallibile. E' la legs meno "serriana" degli ultimi tempi, e ha scatti da epoca d'oro.
Penso che Sbu!, di cui ho un grande rispetto, abbia detto addio a Legs da parecchio tempo, avvolto ormai solo nei meandri dei suoi ricordi sul personaggio originale... quindi ogni cazzatella che fa non gli è la perdona. Ma è comunque la stessa legs che faceva crollare i palazzi ai tempi di Raiser, non la stressante battutafondaia di qualche mese fa.
Quindi, per favore autori, non ascoltatelo, non uccidete legs... smussatela magari un pò, ma non uccidetela.
Nathan fa la sua parte e si apre col personaggio, che contrariamente a chi ha pensato fosse Morrigan, è più simile a lui, per quanto diverso, cioè la Trust.
La storia viaggia sulla buona riga del mese precedente, non essendo ne ripetitiva ne noiosa. Ci addentriamo ancora di più nei caratteri dei personaggi, e devo fare i complimenti a Mirko perchè ha tratteggiato sia i buoni che i cattivi in maniera sapiente.
Io mi ripeto, sto adorando la contrapposizione Legs - Morrigan. Legs, che fa parte dell' Alfa della Elmore, che professa la moralità, mena le mani appena può e paradossalmente si comporta come un pro-console, dove vuole essere giudice, giuria e carnefice, pur di andare avanti nell'indagine per salvare qualcuno. Morrigan, al contrario, che fa parte del proconsolato in cui vige la giustizia sommaria, si muove dentro le regole e il rispetto anche per il malvivente... sembra più lui un agente Alfa vecchio stampo, simil Nathan e O'Ryan. Da due teste calde non può far altro che scatenarsi un bel putiferio.
La Trust e Nathan sono arrivati a parlare dei loro problemi come farebbero due buoni amici in via di conoscenza, e sintonizzati su frequenza simili. Il musone viene fermato al momento giusto prima della partenza della paternale, visto che come poi riconosce, lui non è nessuno per poter giudicare le scelte di un altro essere umano.
Ho paura che la Trust ci lasci le penne a fine storia, mi piace davvero come personaggio. Il modo in cui parla esprime una certa saggezza, dovuta anche alla sua deformazione professionale... ma è pure fallibile, sia nella vita vera (l'alcol) sia per gli sbagli sul lavoro (la cattiva cicciotella complice dell'omicida).
Avevo già il sospetto prima, ma ora ci comincio a credere, che l'assassino sia, al contrario delle prove dei fatti, proprio la stessa persona, con due serie di modus operandi diversi a secondo se i ragazzi, che dovrebbero partecipare alle cure di psicoterapia, dicono si o no all'incontro con lo psicologo.
Aspettiamo la terza parte... e già un pò mi dispiace che durerà di meno.