Federico P. |
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| Non ricordo se fosse espressamente previsto che Klonz fosse destinata ad un pubblico più infantile (dovrei andare a rileggermi l'editoriale). Personalmente, non ho mai inteso che l'albo fosse destinato ai più piccoli: ho sempre ritenuto che fosse destinato ai lettori di Nat ponendosi tuttavia come con cadeau natalizio, un divertissement e nulla più. Ferma la fruibilità anche da parte di un bambino che non abbia mai letto nulla di Nathan Never, le coordinate della narrazione (tempi, luoghi, personaggi) strizzano l'occhio al lettore di Nat, che già conosce e si muove all'interno del suo universo. Quindi, una fiaba destinata a noi prima che non ai più piccoli. Preferisco in ogni caso altri tipi di "deviazioni" dalla narrazione usuale (a mio avviso, la storia del cappotto di Nat è molto più divertente).
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