Per me ci aggiriamo sempre intorno alla sufficienza, ma niente di più.
La storia si conferma sui binari dell'avventura classica, genere in cui Perniola si dimostra parecchio a suo agio e tutto si sviluppa fra scene d'azione, dialoghi un po' troppo verbosi ed enfatici (ho detto un po'), e colpi di scena più o meno grossi.
Il risultato è una lettura che certo non annoia, ma nemmeno entusiasma, perchè tutto è già visto e letto, si ripetono situazioni già viste, che il lettore riconosce e gradisce, però non c'è mai il pathos vero (un po' come quando qualcuno in gita cantava la canzone del sole, nessuno pensava che fosse un capolavoro, ma cantavano tutti).
La trama presenta svariati colpi di scena, certo, ma sono situazioni estremamente meccaniche che avvengono appunto per necessità di trama
alla fine bisogna salvare Nathan quindi vi dico che prima vi avevo raccontato un'altra storia, beh è formalmente corretto, ma artificiale come una banconota da 32 euro. Ma anche il fatto che ad un certo punto sembra che Gunnar sia il leader di un'organizzazione di mutanti con progetti e mezzi a disposizione, mentre prima era "uno qualsiasi" non mi è tornato molto. Vero anche che Ahnwen sarà andata da lui per un motivo, ma almeno accennarlo...
Disegni di Cascioli in linea con quanto detto sopra, sufficienti, forse qualcosa in più, ma in qualche modo freddi.
In particolare la macchina da presa pare troppo statica, non si cambia mai registro o inquadratura, mentre una maggiore varietà di punti di vista avrebbe giovato alla storia. In particolare, secondo me, inserire qualche soggettiva dal punto di vista di Nathan, farci vedere le cose attraverso i suoi occhi, avrebbe aiutato la com-passione, invece l'eroe è sempre sulla scena, il che lo rende eroe, ma anche un elemento estraneo al lettore.
In definitiva sembra di leggere un discreto prodotto, fatto con molta attenzione e professionalità, però non riesco ad immergermi al 100% nella lettura, sarà un problema mio, sarà che ho altro per la testa e non riesco a staccare (ma in realtà non ho mai voluto staccare), ma non riesco a togliermi l'impressione che l'acqua sia troppo bassa per immergersi.