Posso sbilanciarmi per un molto buono (facciamo parecchio, va).
Vigna si cimenta in quello che è il suo cavallo di battaglia degli ultimi anni, il thriller politico e lo fa parecchio bene. Qualche micro dubbio sui dialoghi, che ogni tanto sono legnosetti e con qualche parola di troppo o fuori luogo (i protocolli sono i medesimi... non è proprio colloquiale, ma si tratta di fare proprio le pulci).
Dove ci siamo proprio è a livello di trama e di caratterizzazione dei personaggi, alcune cose in questo albo fanno crollare definitivamente alcune mie vecchie supposizioni riguardo allo svolgimento della guerra,
in particolare riguardo al ruolo di Darko e il suo rapporto con i Pretoriani
, staremo a vedere
!
Mi piace poi come nella gestione dei rapporti politici e interpersonali si faccia sempre riferimento a ideali o presunti tali, mentre poi salta sempre fuori il lato peggiore.
Anche Darver che fa il paladino della giustizia (credendo per primo alle cose che dice) è assurdo (ma realistico, vedere topic "politica, Dico la mia") quando insomma di scheletri nell'armadio non è che ne abbia pochi e uno ha un nome e un cognome, cioè Edward Reiser. Sarebbe interessante vedere qualcuno tirare fuori quello scheletro e usarlo contro di lui per tagliare le gambe all'agenzia, ma credo che non succederà perchè Atticus e Scipio sono più indirizzati verso una soluzione ZZAPP ZZAPP BANG BANG (aggiungere o modificare onomatopee qualora queste fossero sgradite o arcaiche)
Dimenticavo, disegni di Bonazzi buoni, per me. Accompagnano la narrazione rendendo fluida la lettura senza troppi fronzoli. Niente di eccezionale, ma una prova solida, la sua.