| Ahi!
Sarà colpa delle varie pulci che nemon mi ha messo nell'orecchio (SGRAT SGRAT), ma sinceramente questo numero mi ha deluso tantissimo. Siccome sarà una cosa lunga e dettagliata non inserirò SPOILER, ma attenti
I dialoghi sono forzatissimi, tutti dicono qualcosa perchè devono dirla, spiegano cose viste, ricordano chi è tizio chi è caio, Diane Weston viene ricordata due volte e due volte si dice che lei è una telepate che usa i suoi poteri per curare le malattie psichiche. E va bene una volta, ma anche la seconda, diamine l'ho letto dieci pagine fa! Ci sono troppe parole inutile e troppe uscite "fighe" che sembrano uscire dal nulla perchè non c'è una preparazione psicologica, c'è troppa enfasi buttata lì, ma manca il climax necessario per crearla davvero nel lettore, i personaggi compaiono e passano via, le telepati oscurenon lasciano niente, Yumi compare, dice due battute banali e muore, si la scena dovrebbe essere epica, ma non riesce a risultarlo perchè lei è solo una bambola vuota. Eppure sarebbe un personaggio interessante, ha un vissuto, ha fatto delle scelte evidentemente coraggiose, accetta un compito non da poco, eppure alla fine è solo due disegni sulla carta.
Poi mi preoccupa un certo "infantilismo" di alcune scene, ad esempio l'ultima vignetta di pagina 34, Mater fa la sua uscita figa e crea "suspence" e per sottolineare la cosa graficamente si mostra che i suoi bellissimi capelli da tecno-medusa si mettono a svolazzare, ma perchè? E' un dettaglio che infastidisce la lettura, rende più piena la vignetta, distoglie l'attenzione dalle parole, insomma non va bene.
Altra tavola che uso come esempio è la 49: riunione Darver presenta i partecipanti (ai lettori disattenti) e per ognuno di essi utilizza una vignetta, in cui il presentato replica con una frase inutile "Buon giorno" "non vedo l'ora di cominciare" , per entrare in scena, ma la cosa è, a mio avviso, inutile, occupa dello spazio per non portare avanti la trama di niente.
Altra scena assolutamente superflua è quella da pagina 54 a pagina 58, cioè il viaggio di Keiko, in cui assistiamo all'arrivo di un mostro (e va beh), alla distruzione pseudo splatter dello stesso (eh si, le telepati sono più fighe dei mostri), ad un po' di pensieri inutili della stessa Keiko che parla con se stessa, facendosi i complimenti. Questa è la scena che prepara all'incontro con Yumi, e quelle 4 pagine avrebbero potuto essere usate per presentare il personaggio, per un dialogo tra le due telepati. E invece no. Così tutto (i personaggi che arrivano, gli eventi) sembra mosso dal caso, o meglio non dal caso, ma da una volontà superiore che dirige tutto dall'alto affinchè la trama si svolga così come è stata decisa.
Passiamo ai disegni, che non mi sono piaciuti nemmeno loro, nel senso che ho avuto una spiacevole sensazione, simile a quella di assistere ad un film seduto in prima fila, ma con uno schermo più grande del normale, per cui si ha l'impressione di essere troppo vicini, di non cogliere tutto, ma di vedersi le immagini correre incontro senza vederne i contorni, le vignette sono troppo "strette", la macchina da presa riesce a cogliere solo il personaggio, ma non quello che gli sta intorno, e la cosa è sgradevole, perchè in una storia corale sarebbe meglio avere panoramiche più ampie, piuttosto che continui close-ups sul personaggio che parla. Ma lo spazio che servirebbe a dare respiro alle vignette importanti è occupato da altro, da quello che ho detto sopra.
Mi preoccupa che questo albo fosse stato designato come uno dei migliori della saga, perchè potrebbe significare che essa non andrà incontro ai miei gusti, ma aspettiamo a giudicare.
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