Breve sinossi: Saturno contro la Terra è il primo fumetto italiano di fantascienza, nato da un soggetto di Cesare Zavattini (inutile spiegare chi sia
), sceneggiato da Federico Pedrocchi (autore della prima storia lunga Disney italiana, che è anche la prima lunga con Paperino e la seconda storia lunga Disney al mondo) e disegnato da Giovanni Scolari. Fu scritto tra gli anni '30 e '40, pubblicato su "I tre porcellini" dal '36, passato poi su "Topolino giornale" e "Paperino giornale", e concluso nel '46. Nel 1940 diviene il primo (e per quarant'anni, l'unico) fumetto italiano pubblicato negli USA (su Future Comics).
La saga è composta da 7 episodi, raccolti in 6 albi nel 1977 dall'editore Camillo Conti; l'unica altra ristampa organica è quella dell'immagine in alto, un Almanacco Linus del 1969. Nel '94 fu ristampato il primo episodio su Comic Art n.116 e nel 2010 il quarto episodio in 100 Anni di fumetto italiano n.5 (dedicato a Nathan Never).
La vicenda è stata parodiata (ma la parodia costituisce anche una sorta di seguito) da Carlo Chendi e, soprattutto, Luciano Bottaro, in quattro storie di Paperino (Paperino e il razzo interplanetario, Paperino e il ritorno di Rebo, Alla ricerca del Papero Virtuale, Paperino e l'invasione di Giove), che differisce dall'originale per la presenza di Giove, che nelle storie degli anni '30-'40 non c'é.
Che dire? E' un fumetto del periodo fascista, di conseguenza sono presenti tutte le italianizzazioni tipiche della mentalità di allora, nonché tutte le ingenuità dei primi fumetti. Ad esempio, c'é una specie di Onu in Emilia
, che nasconde nel sottosuolo un intricata rete di gallerie collegate all'Islanda e abitata da giganti azzurri fotofobici (
). L'Italia è ovviamente protagonista (assieme alla Francia, che però è rappresentata dall'antagonista traditore
) tant'é che i protagonisti sono tutti italiani: il professor Marcus, il fedele Ciro e, nei primi episodi, Bastiano; inoltre, nel secondo episodio, sembra quasi essere premonitore l'episodio della "liberazione" di Milano dagli invasori saturniani.
Tanti echi provengono da Verne: il sottomarino, l'isola misteriosa (che è pure il titolo di un episodio), il razzo (che richiama "Dalla Terra alla Luna"), il mondo rappresentato come un paese in cui ci si può spostare da una nazione all'altra nel giro di due ore (che mi ricorda Phileas Fogg), ecc.
Donne ce ne sono poche, sostanzialmente due sole: la regina di Plutone e la fidanzata di Ciro (e figlia di Marcus), rappresentate come persone abbastanza intrepide e senza paura.
A proposito di Plutone: probabilmente Pedrocchi e Zavattini si saranno lasciati prendere alla foga della recente scoperta (Plutone è stato scoperto nel 1930), altrimenti non si spiega perché venga collocato al posto di Giove (o, comunque, vicino alla Terra) in un contorto piano che prevede - da parte di Rebo - la conquista della Terra come base per la conquista del piccolo pianeta. Pianeta che è rappresentato come fangoso, ma che i nostri, in un battibaleno, riescono a prosciugare e trasformare in Eden (dopo aver impedito a Rebo di prelevare il radium di cui il pianeta è zeppo).
Insomma, che altro aggiungere? Non è certo un capolavoro, questo è chiaro, ma è Storia del Fumetto (perlomeno Italiano, ma non solo, come ho scritto all'inizio), e i disegni di Scolari sono davvero efficaci, e nel descrivere le situazioni, e nel far recitare i personaggi nella maniera più consona (giocoforza macchiettistica).
Il Rebo originale:
Il Rebo Disneyano: