Nathan Never Forum - Fumetti, Fantascienza, Libri, Cinema, Musica e Serials TV


230 - La vera storia di Frank B.
Poll choicesVotesStatistics
Capolavoro! (10)1 [14.29%]
Davvero bello (8-9)2 [28.57%]
Mi è piaciuto (6-7)3 [42.86%]
Non mi ha soddisfatto (5)1 [14.29%]
Che disastro! (1-4)0 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 7)

230 - La vera storia di Frank B., Luglio 2010 - Vigna/Di Clemente

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 16/6/2010, 17:23     +1   -1
Avatar

Presidente del Consiglio di Sicurezza

Group:
Venerabili
Posts:
10,553
Reputation:
+5
Location:
Roma

Status:


37afe986d85dab8f787a6314b041d024.jpg--la_vera_storia_di_frank_b_

Nathan Never n. 230, mensile
La vera storia di Frank B.

Soggetto e sceneggiatura: Bepi Vigna
Disegni: Paolo Di Clemente
Copertina: Roberto De Angelis

Frank Beauregard e Nathan Never erano compagni di scuola. Si sono persi di vista, ma, un giorno, Nathan incontra la moglie di Frank che gli rivela che aveva coronato il suo sogno: era diventato astronauta. Ma la nave spaziale sperimentale a bordo di cui si trovava è scomparsa nelle profondità del cosmo! Qual è stato il vero destino di Frank? Veramente, durante quella tragica missione, l'uomo ha, per la prima volta, superato la velocità della luce?


..................................................

Torna Vigna, che ultimamente si vede spesso. Ancora una volta con Di Clemente alle matite. Ma quanto veloce è questo disegnatore??
Dal 17 Luglio in edicola!!!

Edited by antamir - 17/1/2022, 13:09
 
Web  Top
view post Posted on 16/7/2010, 19:58     +1   -1
Avatar

Abitante del Settimo Livello

Group:
Fan di Nathan Never
Posts:
1,145
Reputation:
0
Location:
Vercelli

Status:


numero che ho vissuto in modo strano

per 3/4 abbondanti mi è piaciuto molto. Nonun capolavoro con la C maiuscola ma un buon albo. Un inizio in cui gli argomenti trattati (l'esplorazione spaziale) servono a mostrare un piccolo momento di microcontinuity (NN e Janine al museo storico) senza che per forza questo minievento diventi parte dominante dell'indagine. Poi parte la parte investigativa e in modo abile anche la microcontinuity avanza di pari passo (i contatti con janine, il consiglio del libro da scrivere, ecc).Tutte elementi che ho apprezzato. La storia si evolve in modo dignitoso stimolandomi anche ad immaginare il finale (cosa che non mi capitava da tempo)
Poi arriva il momento della "risoluzione" del caso. quando NN presenta il libro e racconta come è finito il caso e li qualcosa non mi è più quadrato e onestamente non so cosa sia. Ho riletto un paio di volte la parte finale proprio per capire quale elemento mi ha creato questa sensazione strane, questa sensazione di incompiuto. non ho trovato nessun indizio. ho provato a pormi delle domande su cosa non mi abbia soddisfatto:
NN che scrive un libro?
La velocità con cui scrive il libro?
La mancanza di riferimenti temporali sulla fine del caso e la scena del libro?
La mancanza di scene un pò pacchiane come Janine che fa i complimenti al libro di NN?
La mancanza di commenti sul NN scrittore da parte di sigmund, branko &c.?
Il fatto che alla fine è la microcontinuity che è diventata più importnate dell'indagine? (questo di sicuro no perchè dal mio punto di vista potrebbe anche essere un pregio)
Qualcuno nei prox numeri si ricorderà del NN scrittore? (Stando all'alfacom sembrerebbe di si)
Nessuna di queste spiegazioni mi convince... eppure c'è qualcosa nella parte finale che mi ha fatto spegnere l'entusiasmo che avevo per quasi tutta la lettura dell'albo... e mi piacerebbe capire cosa...


sui disegni nulla da criticare. una buona prova soprattutto sui veicoli.

Edited by antamir - 6/1/2021, 21:01
 
Web  Top
view post Posted on 16/7/2010, 21:35     +1   -1
Avatar

Giudice del Tribunale Cosmico

Group:
Neveriani
Posts:
36,857
Reputation:
+433

Status:


CITAZIONE (sepherith @ 16/7/2010, 20:58)
NN che scrive un libro?
La velocità con cui scrive il libro?
La mancanza di riferimenti temporali sulla fine del caso e la scena del libro?
La mancanza di scene un pò pacchiane come Janine che fa i complimenti al libro di NN?
La mancanza di commenti sul NN scrittore da parte di sigmund, branko &c.?
Il fatto che alla fine è la microcontinuity che è diventata più importnate dell'indagine? (questo di sicuro no perchè dal mio punto di vista potrebbe anche essere un pregio)
Qualcuno nei prox numeri si ricorderà del NN scrittore? (Stando all'alfacom sembrerebbe di si)

Beh sì direi che è piuttosto strano, o quantomeno inedito... :blink:

questo mi rende molto curioso di leggerlo

Edited by antamir - 6/1/2021, 21:01
 
Top
view post Posted on 16/7/2010, 22:49     +1   -1
Avatar

Abitante del Settimo Livello

Group:
Fan di Nathan Never
Posts:
1,646
Reputation:
0
Location:
Romugia

Status:


ma com'è che da me non è ancora uscito?
 
Top
| Zed |
view post Posted on 17/7/2010, 11:52     +1   -1




:huh:

Nathan che scrive un libro? Che è sta storia? Facciamo diventare NN un Martyn Mystere del Futuro? Sarà l'ennesimo elemento introdotto in maniera confusa nella continuity? Cioè per me NN che scrive un libro, dopo 229 numeri in cui non l'ha mai fatto, è un evento epocale
Che NN dopo la guerra dei mondi diventi scrittore? :o:

Detto questo sono in linea di massima d'accordo con septerith: un albo molto piacevole all'inizio e per 3/4 con un finale telefonato ma commovente, e una risoluzione del caso invece abbastanza sorprendente. Molto poetica e anche onirica (per forza di cose) la lyne story parallela. Sembra che ultimamente, dopo il gigante, Vigna voglia viaggiare molto sulle ali della fantasia e della oniricità, più che su banali indagini similpoliziesche, il che è un cambiamento in meglio per me


Di Clemente sempre professionale, anche se mi chiedo dove sia finito il DiCle della quaterna e del Figlio scomparso, che era di tutt'altro livello. Non vorrei che la mole di lavoro incidesse troppo sulla qualità

Un albo strano, sicuramente, il che è ottimo: mi aspettavo l'ultimo Vigna, prolisso e prevedibile, e invece il buon Bepi è ancora in grado di sorprendermi.

Edited by antamir - 6/1/2021, 21:01
 
Top
view post Posted on 17/7/2010, 12:38     +1   -1
Avatar

Giudice del Tribunale Cosmico

Group:
Neveriani
Posts:
36,857
Reputation:
+433

Status:


CITAZIONE (| Zed | @ 17/7/2010, 12:52)
:huh:

Nathan che scrive un libro? Che è sta storia? Facciamo diventare NN un Martyn Mystere del Futuro? Sarà l'ennesimo elemento introdotto in maniera confusa nella continuity? Cioè per me NN che scrive un libro, dopo 229 numeri in cui non l'ha mai fatto, è un evento epocale
Che NN dopo la guerra dei mondi diventi scrittore? :o:

beh in realtà
l'ha fatto ne "ll mondo di domani" ed era venuto fuori piuttosto benino (certo, era stato "aiutato" da Serra, sarei bono pur'io :lol: ), anche se è stato gettato via. Quindi il precedente c'è. Stavolta è aiutato da Vigna (c'ha più ghost writer di Stephen King!) e decide di pubblicarlo. A me pare in micro-continuity...
poi quando leggerò, saprò dire meglio

Edited by antamir - 6/1/2021, 21:01
 
Top
view post Posted on 17/7/2010, 14:04     +1   -1
Avatar

Abitante del Settimo Livello

Group:
Fan di Nathan Never
Posts:
1,145
Reputation:
0
Location:
Vercelli

Status:


cmq mi rendo conto che le sensazioni strane di fine albo non sono per forza negative...
forse è proprio lo spiazzamento, il cambio di registro rispetto alla banalità dell'ultimo NN che mi ha preso di sorpresa.
 
Web  Top
lo sbudellatore
view post Posted on 17/7/2010, 16:53     +1   -1




storia senza infamia e senza lode che si lascia leggere. di clemente non particolarmente ispirato ma che fa il suo lavoro. peccato per i vomitevoli effetti al computer ma ormai è una battaglia persa.
sul disegnatore vorrei anche dire che la redazione lo centinelli meglio perchè negli ultimi anni ha avuto troppa esposizione, rischia di diventate il freghieri neveriano. il troppo storpia e si sa, le indigestioni non fanno bene...non vorrei arrivare a dire c'è sempre e solo di clemente.
 
Top
view post Posted on 17/7/2010, 20:52     +1   -1

Agente Alfa

Group:
Neveriani
Posts:
4,121
Reputation:
+130

Status:


Storia alla Nathan di una volta...per quello mi è piaciuta

Bel finale...poetico. Ecco Nathan

Non sarà un capolavoro ma nel 2010 di storie che mi son piaciute (gigante compreso...ora attendo l'amanacco) ne ho lette. Il livello torna a rialzarsi in vista della guerra...bene.

Di cle un filo sotto i suoi standard ma sempre godibile
 
Top
jack65
view post Posted on 18/7/2010, 09:43     +1   -1




Per ¾ abbondanti la storia mi è piaciuta molto, soprattutto per i diversi agganci al quotidiano neveriano che sono invece pressoché spariti e che danno un gusto un po’ retrò, il restante quarto invece mi risulta molto deludente e per certi versi addirittura irriconoscibile se non scandaloso per un lettore che conosce NN a sufficienza.
Lo spazio. Anche se siamo di fronte a uno spazio onirico e non reale, si assapora leggermente il topos della fantascienza per eccellenza, e cioè l’esplorazione spaziale, assente da lungo, troppo tempo. A questo proposito la copertina inganna, e non poco.
Janine. Trovare subito dopo la ministoria su AA un NN che va a giro con Janine come ai vecchi tempi, che poi la cerca per comunicarle i suoi sospetti, potrebbe far pensare e illudere chi, come me, vedrebbe con favore un riavvicinamento fra i due. Penso che sia solo una coincidenza, però vedere finalmente NN che ha un po’ di tempo libero e non è solo tutto lavoro fa enormemente piacere.
Libri. Sembra che NN si sia riavvicinato alla sua vecchia passione, questo stona non poco col NN più recente che sembrava aver messo da parte la lettura, fa piacere ritrovarlo così, sperando che non sia solo un fuoco di paglia.
Ricordi e passato. Ritroviamo momenti, ricordi, amici del passato, per un attimo sembra quasi di leggere un vecchio almanacco col NN ragazzo che si avvia a muovere i passi decisivi per la sua futura carriera spaziale, poi mancata.
Abitudini quotidiane. Sembra insignificante, ma lo scambio di battute sul Koronju è una chicca che non può non far piacere chi ha apprezzato certi dettagli in passato.
Agganci con storie passate. I riferimenti a “Il mondo di domani” sono espliciti, e ci sono anche riferimenti indiretti all’ultimo gigante in tutta la parte onirica.

Insomma, mi sembra che ci sia stata la volontà esplicita di agganciare il più possibile presente e passato, di trovare una continuità di riferimento tale da radicare il più possibile il NN attuale con quello del passato, anche recente, e questo l’ho apprezzato parecchio. Anche il giocare in parallelo la vicenda degli astronauti con la ricerca della verità mi è piaciuta. Ho cominciato a sospettare che fosse una finzione quando ho visto la caduta dallo pterodattilo e il marziano che sembra provenire da Mars Attack, da lì in avanti pensavo a esperimenti con droghe pesanti. Interessante anche il momento di consapevolezza dei due astronauti che si rendono conto di vivere in un sogno in cui creano ciò che si trovano a vivere.

È nell’ultima parte che nascono i problemi, e problemi grossi.
Forse è la prima volta in cui un’indagine di NN non porta direttamente alla verità, ma all’uomo che la conosce tutta. Questo Karatopulos sa tutto, del passato e del presente, e che fa?, si rivolge solo a siti complottisti. Non solo, i militari lo lasciano incredibilmente libero, così, su due piedi, dopo un piccolo internamento in manicomio, non cercano né di toglierlo di mezzo né di renderlo definitivamente pazzo. Non mi sembra stare in piedi neanche un po’.
E anche l’incursione in laboratorio non regge molto: guarda caso dentro c’è proprio il responsabile principale, che culo, NN che consegna allo spione la sua password personale in caso di difficoltà, ma quando mai, ma dove esiste, per un intervento di una specie di drone, senza partecipazione umana, almeno sembra, non mi ricordo di aver mai visto un intervento simile.
Un complotto di tale portata scoperto e sconfitto così, in due secondi, e non ho nemmeno capito in cosa consistessero quegli esperimenti, abbiamo visto tante volte ricordi cancellati, prelevati, manipolati, che non mi sembravano necessari nuovi esperimenti per ricostruirli, ma qui forse è un limite mio.
Il libro, poi, mi sembra una forzatura colossale. Siamo passati da un NN tutto lavoro, che non ha un minimo di respiro, che addirittura fa il personal trainer, a un NN che scrive un libro, un libro che parla di una missione, fra l’altro, dall’oggi al domani (ma Darver glielo permette?). Poco credibile. Chi è NN oggi? Da questa storia sembrano due, o uno solo ma schizofrenico. Poco credibile anche in generale, scrivere un libro io l’avrei lasciato fra le fantasie, o gliel’avrei lasciato scrivere in vecchiaia, una volta ritiratosi. Libro che fra l’altro vorrebbe nascondere l’identità del protagonista principale quando poi se ne mostra candidamente in pubblico la moglie. I giornalisti sono fessi, non fanno domande, non ci arrivano a sapere chi è?
In ogni modo, il finale di storia non l’avrei lasciato raccontare, al contrario avrei messo la presentazione del libro alla fine. E ci avrei messo Janine: e che cavolo, l’idea è sua e non la vediamo alla fine? Non mi piace per nulla.
Ma la parte che trovo veramente incomprensibile, dal mio punto di vista, è lo spegnimento delle macchine. Abbiamo sentito dire mille volte dallo stesso NN che noi siamo i nostri ricordi, che l’uomo non esiste se non ha ricordi che lo riallacciano al passato e alla propria storia, perché nei ricordi c’è tutto, passioni, interessi, sentimenti, personalità, carattere, e così via.
E cosa abbiamo qui? Un cervello staccato dal corpo, sì, ma come viene detto “ancora in grado di formulare pensieri, di registrare sensazioni” e anche di sognare. Insomma, quelli non sono i cervelli di Frank e Tanaka, quelli SONO Frank e Tanaka, in quegli organi drogati ma VIVI è contenuto il loro cervello-anima-memoria-mente-spirito.
In un mondo fantascientifico come quello di NN, quelli sono ancora ESSERI UMANI in tutto e per tutto. E che si fa? Si stacca la spina!
“Ricercatori che si muovevano al di fuori di ogni etica, in totale disprezzo delle norme che tutelano la dignità dell’individuo”: e chi stacca la spina non ha forse lo stesso disprezzo?
Non si poteva fare nulla, davvero? Lo scorso mese si è clonata la troia che aveva come funzione quella di stimolare l’uccello del nostro, dal che si vede che ormai la clonazione la possono fare cani e porci, e non si può far nulla per un amico, che non avrà la funzione di stimolare l’uccello ma si spera ben altro a livello emozionale? La troia sì e i due amici no? Come ragiona qui NN? Questo è NN? O non è piuttosto un Karl Brandt o uno di quei medici del Reich che parteciparono entusiasti al progetto T4, ossia all’eliminazione di “vita indegna di essere vissuta”?
Ripeto che i due cervelli sono VITA, sono UOMINI, e nemmeno la bioetica attuale si permetterebbe di sopprimerli su due piedi, figuriamoci nel futuro neveriano.
(E poi sarà passato del tempo dall’incursione al laboratorio alla presentazione del libro, o no? E nel frattempo i cervelli si tengono a bagnomaria?)
In un mondo in cui la tecnologia crea nuovi problemi, nuovi campi d’indagine, interroga e pungola l’etica ma anche fornisce delle risposte, qui era possibile una soluzione tecnologica a un problema etico, e non mi si dica di no, che non era possibile neanche provarci.
La (fanta)tecnologia permetteva qui, se non proprio la clonazione, un salvataggio dei due amici, travasando le loro menti in un computer o in altri soggetti umani, o in un androide stile Link o più evoluto, o chissà cos’altro.
Ma la soppressione diretta, mai. Non si tratta qui della “buona morte” greca, dell’”eu-thanathos” in mancanza di una soluzione, e nemmeno dell’interruzione di un accanimento terapeutico, qui si trattava di fare un tentativo, che poteva anche fallire, per salvare due VITE UMANE.
E NN, che aveva tutti gli strumenti etici necessari al caso, ha partecipato a un duplice omicidio volontario.
Dal mio punto di vista, questo finale è uno scandalo proprio dal punto di vista neveriano.

Non si tratta di avere per forza il lieto fine, si trattava di ingigantire con una pietra miliare la figura di un agente speciale in declino, facendolo lottare ad ogni costo per salvare la vita di un amico, un NN che finalmente ritrovava se stesso almeno da un punto di vista etico. E per questo ci sarebbero voluti almeno due albi che avrebbero permesso anche all’indagine di essere di più ampio respiro.
Invece si è puntato tutto sul libro (ma NN ci guadagna anche?) e su una pietas che per me è invece di una crudeltà infinita.


Edited by antamir - 6/1/2021, 21:02
 
Top
Roland_81
view post Posted on 18/7/2010, 15:18     +1   -1




Tendenzialmente la penso come Jack.

Lode all'autore che cerca di tenere nathan legato ad una continuità col suo passato... ma la storia alla fine scorre via lasciando parecchi punti vuoti e poco approfonditi. Le teorie di Jack sono interessanti, ma la mancanza, il buco narrativo presente alla fine non permette di approfondire oltre qualsiasi nostra supposizione o alternativa ad essa.

Insomma, le idee ci sono, sono gli sviluppi finali che mancano.
 
Top
view post Posted on 18/7/2010, 17:26     +1   -1
Avatar

Direttore Agenzia Alfa

Group:
Neveriani
Posts:
5,883
Reputation:
+9

Status:


Su quest'albo parto dai disegni:
Copertina di De Angelis mooolto bella, (molto alla gimenez)... Voglio la tuta spaziale di Nathan! :woot:
Di Clemente, come ho già detto altre volte ha avuto una buona evoluzione nel tratto rispetto agli inizi, più pulito, ordinato quindi più piacevole. Forse non la sua migliore prova, ma insomma... :)
Sulla Storia
Secondo me è molto interessante, diciamo fino a metà. Bella l'idea dell'esperimento per arrivare alla velocità della luce così come il fatto che la vita su un'astronave può essere molto noiosa e con lavori di routine, dando quindi un'idea di normalità anche al futuro, cioè ci saranno sempre lavori pallosi; molto belli gli agganci col passato di cui parla anche Jack65 nel suo post, il Koronju, Nathan che va a giro con Janine etc. C'è anche una certa suspence nel capire che fine hanno fatto questi disgraziati. Quando però i due viaggiatori scoprono che il pianeta su cui hanno messo gli occhi è simile alla terra, e poi addirittura ci scendono giù e succede tutto quello che succede, ecco lì l'albo mi scade un pò. Non voglio dire che diventa banale, il problema, è che noi non ci crediamo che ci sia un altro pianeta simile al nostro nell'universo, con i mostri, e gli alieni poi, e probabilmente non ci crede nemmeno Vigna, e quindi la storia diventa prevedibile e scontata, e aspetti solo di capire qual'è l'inghippo: Droghe allucinogene fornite agli astronauti? esperimenti olografici? Stimolazioni neurocerebrali? e se ne possono mettere altre...sicchè l'albo diventa meno interessante. Il finale poi è un pò affrettato, e la questione del libro poi mi convince poco, così, dal niente ora Nathan diventa scrittore, ma dai.. E sono sicuro che questa cosa non verrà mai ripresa da nessuno, e quindi resterà slegata dal mondo di Nathan, e quindi inutile, ma è un opinione mia. Comunque ho letto storie peggiori. ;)


Edited by antamir - 6/1/2021, 21:03
 
Top
view post Posted on 18/7/2010, 18:24     +1   -1
Avatar

Abitante del Settimo Livello

Group:
Fan di Nathan Never
Posts:
1,145
Reputation:
0
Location:
Vercelli

Status:


grazie jack per aver messo a fuoco aluni elementi che mi creavano quella sensazione strana nella parte finale.

@polymar
in alfacom si dice che nel prossimo numero si parlerà di vari momenti della vita di NN compreso questo albo... quindi penso che almeno nel prossimo numero si ricorderanno del libro


Edited by antamir - 6/1/2021, 21:03
 
Web  Top
view post Posted on 19/7/2010, 08:34     +1   -1
Avatar

Mister Alfa

Group:
Neveriani
Posts:
19,349
Reputation:
+530
Location:
Elseworld

Status:


preso oggi!!!
 
Top
view post Posted on 19/7/2010, 08:50     +1   -1
Avatar

Agente Alfa

Group:
Fan di Nathan Never
Posts:
4,407
Reputation:
0
Location:
Biddesorris (Casteddu)

Status:


nada... a oggi non essere ancora arrivato in Sardegna!
 
Web  Top
74 replies since 16/6/2010, 17:23   2210 views
  Share