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229 - La collana di giada
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229 - La collana di giada, Giugno 2010 - Ostini/Bertolini

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view post Posted on 19/5/2010, 09:35     +1   -1
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Presidente del Consiglio di Sicurezza

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7dcbe6ffe1ff95a9efb51cfec924987c.jpg--la_collana_di_giada

Nathan Never n. 229, mensile
La collana di giada

Soggetto e sceneggiatura: Alberto Ostini
Disegni: Max Bertolini
Copertina: Roberto De Angelis

Durante una normale indagine di routine, Nathan Never cade vittima del fascino di una donna misteriosa. I sentimenti che proverà lo porteranno a rimettere in discussione il suo rapporto con Sara Mc Bain e a rendersi conto che, forse, le cose non sono come sembrano...



............................................................................

Edited by lonewolf10 - 9/6/2016, 22:01
 
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Buonconsiglio
view post Posted on 17/6/2010, 07:25     +1   -1




avremo finalmente un Nathan che molla Sara? Beaufifulll!!
 
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BeBopBeCool
view post Posted on 17/6/2010, 09:22     +1   -1




Bell'episodio!

Anch'io spero che si mollino.

:)

 
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Buonconsiglio
view post Posted on 17/6/2010, 13:30     +1   -1




Domanda stupida: sapendo quello che é successo nella vita di Nathan, che penso non sia un segreto per nessuno dei Cattivi (quelli con la C maiuscola), perché nessuno ne ha mai approfittato rapendo Sara ed usandola contro Nathan?
 
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BeBopBeCool
view post Posted on 17/6/2010, 15:54     +1   -1




Mi risulta che sia stata rapita..
 
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jack65
view post Posted on 17/6/2010, 17:47     +1   -1




NATHAN NEVER OVVERO IL CAVALLO DELLA TROIA

Buona occasione per
levarsi di torno la Minestra Riscaldata, non è accaduto ma ci siamo vicini, almeno così sembra.
In fondo la parte importante dell’albo sta nelle ultime pagine, nel dialogo fra NN e Sara.
Il resto è tutta una costruzione abbastanza forzata dove emerge con forza l’ennesimo mignottone esotico. Dopo Deborah, l’indimenticabile troiona mulatta di qualche anno fa, quella che pensa alle scarpe da comprare mentre uno se la scopa, quella che ci passerebbe un tir tanto non se ne accorgerebbe, dicevo, dopo Deborah ecco Nora, la troiona cinese, quella che “ho bisogno di svestire il mio lutto”, e in effetti si sveste, eccome se si sveste, ma non è aria, baby. Ora ci manca una troiona euro-caucasica, un culone pallido da urlo e abbiamo toccato un po’ tutte le razze.
Perché il troione non abbordi direttamente il banchiere invece di complicarsi la vita col nostro, che era secondo me perfettamente inutile e superfluo, imbastendo tutto l’ambaradan, questo non l’ho capito. Come non ho capito questo mostrarsi insieme al mandante, il politico di turno, guarda caso visti proprio da una delle parti in causa, guarda caso la donna della pedina fondamentale, del cavallo di Troia, neanche fossero la banda Bassotti. Ben inteso, il cavallo è NN (forse per l’uccello, chissà?), la troia non c’è bisogno di spiegarlo. NN=IL CAVALLO DELLA TROIA.
Insomma diverse forzature nella trama, che per certi versi quasi non mi sembra stare in piedi, ma tutto sommato leggibile, e disegni inguardabili. Non mi sono piaciuti per niente, di solito non commento mai per manifesta incompetenza, stavolta lo dico apertamente.
Per il resto, ci potrebbero essere spunti di riflessione interessanti. Laura a parte, mi sembra che le altre donne importanti del nostro cavallo siano e continuino ad essere tutte conoscenze sul lavoro: Janine, Olivia, Hadija, Sara, e ora anche quest’ultima. Oltre il lavoro, nada: preoccupante, frustrante e asfissiante, della serie “se non lavoro non mi diverto”. (Da notare invece il motto di Nora: “se non me lo lavoro non mi diverto”. Capito la differenza?).
La cosa che mi lascia un po’ perplesso è questo sbavare, anche se represso, per un personaggio fin dall’inizio dall’atteggiamento ambiguo e ultraseduttivo. Un NN che ragiona con l’uccello da subito, appena vede o annusa un pelo, salvo poi ripensarci, me lo fa sembrare un coglione due volte. Se voleva poteva concludere subito, una botta e via, senza fantasie ulteriori, invece ha i consueti scrupoli “morali”. Se questo è stato sempre un punto di forza del personaggio, qui invece mi sembra che per la Minestra Riscaldata sia un grosso limite. Non stanno insieme, fanno finta di starci, stanno invece insieme al proprio lavoro, ci sono più che accoppiati, e la scema alla fine se ne viene fuori con un “stai tentando di dirmi qualcosa” che avrebbe meritato minimo un sonoro ceffone e un vaffa definitivo di gusto: allora perché tanti scrupoli? Masochismo, forse. A quando un pieno rinnovo dell’immagine pubica del nostro?
Altro spessore secondo me avrebbe avuto una scopata iniziale, con relativo piccolo rimorso che via via poteva crescere in seguito alla scoperta delle vere trame della pupa, fino a diventare un vero tormento interiore acuito dal dubbio sul dirlo o meno alla Minestra Riscaldata. Insomma basare molto di più la storia sul fattore psicologico. A questo punto una rottura definitiva sarebbe stata benvenuta fin da subito.
La strada scelta sembra invece quella del passo dopo passo.
Il primo è stato fatto da Secchi, consapevolezza del rapporto, il secondo è questo, un’ulteriore consapevolezza e soprattutto la comunicazione fatta a Sara, che non sembra invece aver recepito una mazza. La mazza invece la recepisce più che bene Nora, con mucho gusto, anche più di una, a dire il vero, aveva scelto il nostro come cavallo per farsi montare, la troia, ma gli è andata male, anziché la mazza si è beccata una mazzata, cose che succedono, incidenti del mestiere più vecchio del mondo.
Ormai NN sa benissimo che non si tratta solo di segreti e bugie verso Sara, ma soprattutto verso se stesso. Quindi una parte finale importante, un ottimo momento di riflessione che si spera tanto porti a qualcosa, a qualche cambiamento più o meno drastico.
E l’importante, per dirla alla Branko, non è tanto non smettere di pescare, ma non smettere di gettare l’amo: la pesca è solo una conseguenza.

Ora che ci ripenso vedo che ho usato il termine “troia”, anziché il modernissimo e attualissimo “escort”, che fa molto più fino, ma si sa, io non sono un tipo raffinato, mi piace dire pane al pane, vino al vino, e troia alla troia, che ci volete fare?


Edited by antamir - 6/1/2024, 12:49
 
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Demian77
view post Posted on 18/6/2010, 07:20     +1   -1




CITAZIONE (jack65 @ 17/6/2010, 18:47)
NATHAN NEVER OVVERO IL CAVALLO DELLA TROIA

Buona occasione per
levarsi di torno la Minestra Riscaldata, non è accaduto ma ci siamo vicini, almeno così sembra.
In fondo la parte importante dell’albo sta nelle ultime pagine, nel dialogo fra NN e Sara.
Il resto è tutta una costruzione abbastanza forzata dove emerge con forza l’ennesimo mignottone esotico. Dopo Deborah, l’indimenticabile troiona mulatta di qualche anno fa, quella che pensa alle scarpe da comprare mentre uno se la scopa, quella che ci passerebbe un tir tanto non se ne accorgerebbe, dicevo, dopo Deborah ecco Nora, la troiona cinese, quella che “ho bisogno di svestire il mio lutto”, e in effetti si sveste, eccome se si sveste, ma non è aria, baby. Ora ci manca una troiona euro-caucasica, un culone pallido da urlo e abbiamo toccato un po’ tutte le razze.
Perché il troione non abbordi direttamente il banchiere invece di complicarsi la vita col nostro, che era secondo me perfettamente inutile e superfluo, imbastendo tutto l’ambaradan, questo non l’ho capito. Come non ho capito questo mostrarsi insieme al mandante, il politico di turno, guarda caso visti proprio da una delle parti in causa, guarda caso la donna della pedina fondamentale, del cavallo di Troia, neanche fossero la banda Bassotti. Ben inteso, il cavallo è NN (forse per l’uccello, chissà?), la troia non c’è bisogno di spiegarlo. NN=IL CAVALLO DELLA TROIA.
Insomma diverse forzature nella trama, che per certi versi quasi non mi sembra stare in piedi, ma tutto sommato leggibile, e disegni inguardabili. Non mi sono piaciuti per niente, di solito non commento mai per manifesta incompetenza, stavolta lo dico apertamente.
Per il resto, ci potrebbero essere spunti di riflessione interessanti. Laura a parte, mi sembra che le altre donne importanti del nostro cavallo siano e continuino ad essere tutte conoscenze sul lavoro: Janine, Olivia, Hadija, Sara, e ora anche quest’ultima. Oltre il lavoro, nada: preoccupante, frustrante e asfissiante, della serie “se non lavoro non mi diverto”. (Da notare invece il motto di Nora: “se non me lo lavoro non mi diverto”. Capito la differenza?).
La cosa che mi lascia un po’ perplesso è questo sbavare, anche se represso, per un personaggio fin dall’inizio dall’atteggiamento ambiguo e ultraseduttivo. Un NN che ragiona con l’uccello da subito, appena vede o annusa un pelo, salvo poi ripensarci, me lo fa sembrare un coglione due volte. Se voleva poteva concludere subito, una botta e via, senza fantasie ulteriori, invece ha i consueti scrupoli “morali”. Se questo è stato sempre un punto di forza del personaggio, qui invece mi sembra che per la Minestra Riscaldata sia un grosso limite. Non stanno insieme, fanno finta di starci, stanno invece insieme al proprio lavoro, ci sono più che accoppiati, e la scema alla fine se ne viene fuori con un “stai tentando di dirmi qualcosa” che avrebbe meritato minimo un sonoro ceffone e un vaffa definitivo di gusto: allora perché tanti scrupoli? Masochismo, forse. A quando un pieno rinnovo dell’immagine pubica del nostro?
Altro spessore secondo me avrebbe avuto una scopata iniziale, con relativo piccolo rimorso che via via poteva crescere in seguito alla scoperta delle vere trame della pupa, fino a diventare un vero tormento interiore acuito dal dubbio sul dirlo o meno alla Minestra Riscaldata. Insomma basare molto di più la storia sul fattore psicologico. A questo punto una rottura definitiva sarebbe stata benvenuta fin da subito.
La strada scelta sembra invece quella del passo dopo passo.
Il primo è stato fatto da Secchi, consapevolezza del rapporto, il secondo è questo, un’ulteriore consapevolezza e soprattutto la comunicazione fatta a Sara, che non sembra invece aver recepito una mazza. La mazza invece la recepisce più che bene Nora, con mucho gusto, anche più di una, a dire il vero, aveva scelto il nostro come cavallo per farsi montare, la troia, ma gli è andata male, anziché la mazza si è beccata una mazzata, cose che succedono, incidenti del mestiere più vecchio del mondo.
Ormai NN sa benissimo che non si tratta solo di segreti e bugie verso Sara, ma soprattutto verso se stesso. Quindi una parte finale importante, un ottimo momento di riflessione che si spera tanto porti a qualcosa, a qualche cambiamento più o meno drastico.
E l’importante, per dirla alla Branko, non è tanto non smettere di pescare, ma non smettere di gettare l’amo: la pesca è solo una conseguenza.

Ora che ci ripenso vedo che ho usato il termine “troia”, anziché il modernissimo e attualissimo “escort”, che fa molto più fino, ma si sa, io non sono un tipo raffinato, mi piace dire pane al pane, vino al vino, e troia alla troia, che ci volete fare?

guarda ti quoto in tutto tutto tutto.
la storia di contorno mi è sembrata abbastanza inutile, penso anzi che sarebbe stato opportuno realizzare una storia più riflessiva con Nathan che si confronta con il personaggio che allena e vedere l'evolversi in negativo della sua storia con Sara, senza inutili fronzoli giallistici o pseudo politici (che secondo me, anche alla luce delel varie incongruenze, hanno rallentato e rovinato la storia rendendola molto più fredda), così come penso che sarebbe stato opportuno
risolvere la questione "Sara mc Bain" in quest'albo, giacchè lo stacco improvviso nel colloquio finale tra i due mi è parso pretestuoso a futuri sviluppi e inutile, in quanto il rapporto tra i due andava risolto in quel momento e non in ipotetico futuro (Che Nathan sia un cacasotto che non vuole troncare con Sara per non rimanere definitivamente solo??).
infine mi è parso stomachevole lo scambio di battute con Branko.
questo personaggio, qui decisamente antipatico, espone dei concetti che può pensare proprio in virtù del fatto che lui al momento è realizzato e felice (figlia e strafiga che lo adora, casa e lavoro). ora tutti quando siamo felici e un amico in guai sentimentali ci chiede un consiglio tendiamo a fargli vedere la vita un pò più rosa proprio perchè noi siamo realizzati e felici, ma questo, come detto, è un comportamento comune di tutti che alla fine non offre nessuno aiuto o appiglio (ribadisco: è facile dire continua a pescare quando tu dopo torni a casa e il pesce lo puoi dare a "May").
peraltro simili dialoghi stanno rendendo sempre più inutile il personaggio Branko che, ricordiamo chi era, è stato un mutato rivoluzionario, segnato dal proprio passato di reietto ,dagli amici persi, dalla circostanza che è un essere artificiale.
qui invece viene presentato come il classico borghese arrivato e si perde definitivamente tutta la forza che il personaggio poteva avere al momento della sua introduzione nella serie prima e nell'agenzia ALfa poi.


EDIT: inserito spoiler

Edited by antamir - 6/1/2024, 12:50
 
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view post Posted on 18/6/2010, 07:27     +1   -1

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A me non è dispiaciuta la storia della cinesina ammaliatrice...trovo invece troppo forzato far rientrare così all'improvviso il rapporto tra Nathan e Sara quando ormai da tanto tempo non si parlava nemmeno più di lei!!! Evidentemente come scritto nella posta servirà per la guerra dei mondi...

insomma la considerazione è sempre la stessa: ci vuol più microcontinuity...in ogni numero (o quasi) ci vorrrebbe un accenno alla presenza (o all'assenza se è questo il problema) di Sara

condivido poi l'analisi di Demian sull'appiattimento di Branko

Riassumendo un numero non memorabile, letto in velocità e messo in libreria dove resterà per sempre
 
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Demian77
view post Posted on 18/6/2010, 08:13     +1   -1




il fatto è che la storia della signora Ho ha appesantito la trama in maniera impossibile, senza considerare tutto il contorno di incongruenze:
suicidi inesistenti, cloni che vengono creati come se nulla fosse e poi utilizzati come carne morte senza spiegare tempi e modi di realizzazione (pare che in certi casi nel mondo Nathan i cloni sono difficili a crearsi , mentre in altri basta buttare l'acqua sul seme che subito spuntano), mancanza assoluta di verifiche sulla storia raccontata dalla cinese (cavoli manco l'ispettore Basettoni di topolino si sarebbe fatto trarre in inganno così facilmente).


EDIT: inserito spoiler.

E sono due! Demian, per favore.....


Edited by antamir - 6/1/2024, 12:50
 
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view post Posted on 18/6/2010, 13:06     +1   -1
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Non ho ancora letto i vs commenti ma ho poco tempo oggi, acc..dann..malediz..
quindi se dico cose già dette amen.
Che dire di quest'albo?
Tanto rumore per nulla! O almeno per poco o nulla. Forse mi aspettavo chissà che. Ma già quando all'inizio Nathan accetta il fatto di fare da istruttore di arti marziali solo perchè glielo ha ordinato il suo capetto, e non si pone nemmeno il problema che questo lavoro gli vada a genio o no, beh, mi sono un pò cascate le palle. Ci manca che Darver lo mandi a sturare il cesso di casa sua tanto, sono parole di Nathan,:" Non sono pagato perchè mi sia gradito". Dai ma scherziamo?! :angry:
Sulla storia poi si capisce subito dal primo incontro che Nora glielo butterà nel culo, è proprio telefonata. Ma vabbè. Alla fine lo svolgimento della trama è molto banale e anche sonnolento. Un buon Nick Raider mi verrebbe da dire.
Salvo il fatto che si gettano forse le basi per un futuro abbandono tra Nathan e Sara; ecco il loro rapporto qui è gestito bene, sono due che non hanno più niente spartire l'un con l'altra, e finalmente Nathan lo dice a Sara. Però è un pò poco.
Disegni di Bertolini belli, ma non mi bastano per dare un giudizio positivo alla storia <_<


Edited by antamir - 6/1/2024, 12:51
 
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Demian77
view post Posted on 18/6/2010, 13:10     +1   -1




chiedo scusa per spoiler

secondo me il rapporto con sara andava risolto subito, non fra dieci e più albi. poi detto tra di noi se la mia ragazza si accorge che per tutto la durata della carmen guardo un'altra tipa, come minimo mi strappa los cocones...., quindi se nemmeno a lei frega nulla di Nathan quale momento migliore per lasciarsi


Edited by antamir - 6/1/2024, 12:51
 
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view post Posted on 18/6/2010, 17:00     +1   -1
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mah mah mah
una tripletta di mah... una tripletta non trionfante.
non so neppure da dove cominciare.
In NN per raccontare qualcosa ci deve per forza essere una missione e questo ci può anche stare. Difficile fare un numero di NN solo con il rapporto NN e sara senza la missione di contorno. quello che non mi sta bene è che tutto e troppo artificiale
il signor roberton fa un discorso a nn sulla decadenza del corpo e sul fatto di frequentare ragazze più giovani.
Poche pagine dopo arriva la Ho a trattare un argomento simile: lei giovane e il suo ex marito vecchio... e NN riflette su questo.
Tempesta di telefonate a sara e lei sempre imepgnata per il lavoro. qualcuno si ricordava di sara negli ultimi numeri? qualcuno che ha comprato gli ultimo 8 o 9 NN si ritrova all'improvviso sta qua e non sa neppure chi è... (stessa cosa con andy all'epoca della saga spazio temporale). I personaggi ricorrenti dovrebbero ogni tano fare un piccola comparsata, occupare un pensiero dei protagonisti. invece vengono tirati fuori dalla naftalina a necessita e poi rimessi nell'armadio.
alla fine si gettano le basi per la rottura.... ma queste basi non erano già state gettate più di una volta? tra l'altro leggendo l'alfacom che parla di janine sembra possibile un ritorno di fiamma...


Edited by antamir - 6/1/2024, 12:51
 
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view post Posted on 18/6/2010, 17:38     +1   -1
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azz, quindi non è un albo imperdibile... e io che ingenuamente me lo son fatto mettere da parte <_<
 
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view post Posted on 18/6/2010, 20:10     +1   -1
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misorge anche un altro dubbio
SPOILER (click to view)
nathan alla fine si pone domande su dove sta andando insieme a sara.
Ma si è reso conto che da quando è tornato con sara lui e lei fanno vite separate e insieme vanno solo a letto?
Non vivono insieme, non hanno un progetto (matrimonio, figli), che cosa vuole da questo rapporto? Lei addirittura è sempre lontana: stazioni spaziali, marte, con una figlia della quale si è parlato poco nella seria.
Il branko ti un tempo non vrebbe risposto come ha fatto nelle ultime pagine. Glielo avrebbe fatto notare a NN.
 
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view post Posted on 18/6/2010, 23:52     +1   -1
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Gabriel

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Tutto comincia in modo alquanto interessante. Non tanto per la storia ma per le atmosfere.

SPOILER (click to view)
Nathan combatte? Wow, erano decenni che non si vedeva esercitarsi nelle arti marziali. Evocative le due piattaforme olografiche sulle quali Nathan allena l'anziano riccone. Fuori piove. I chiaro/scuri di Max Bertolini danno profonda atmosfera. Per un attimo mi è sembrato quasi di vedere un po' di vecchio buon NN.
Poi l'incanto finisce e ci si ritrova di nuovo davanti alla solita storia investigativa.
Possibile che non si riesca a dare un po' di spessore a queste trame?
La storia dell'orientale è davvero noiosa, a tratti verbosa e in alcuni casi discutibile (che senso ha fare un clone senza cervello per far credere che l'orientale è morta? Non le è venuto in mente che avrebbero esaminato il corpo?).
La storia di Nathan e Sara è inconcludente.
Si salvano le atmosfere di contorno, dove Branko, Sigmund e May sfoggiano scene di vita quotidiane, a tratti divertenti.
Si salvano i disegni di Max, ho sempre amato i chiaro/scuri.
Per il resto rimango perplesso e spero nel prossimo numero, che sembra avere, finalmente, una trama decente. Speriamo che non finisca affossata da lunghe e inutili indagini... :unsure:
 
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