Legs Weaver 6 - Le lune di Waldur, Novembre 1995 - Serra/Platano

Questo n. 6 è il PRIMO ALBO di BUON LIVELLO della Serie Regolare dedicata alla nostra Legs ! Pochissimo spazio dedicato all'insulsa comicità presente nei capitoli precedenti e, finalmente, un'avventura degna di tale appellativo. Dal remotissimo - e oramai spento - pianeta Waldur, giunge (attraverso uno "strappo spazio-temporale" simile a quello visto nel NN Gigante n. 1) nella nostra galassia una sofisticata sonda aliena che contiene le memorie degli abitanti del pianeta estinto. Giunto sulla Terra, il misterioso manufatto alieno è preso in consegna da Legs e May. Mentre, però, lo stanno analizzando, l'oggetto colpisce rapidissimo Legs alla base del collo, grazie ad un cavo estensibile, facendo perdere conoscenza alla ns. eroina. La sonda aliena, ha iniettato nel corpo della donna una microscopica apparecchiatura che le trasmette, direttamente nel cervello, una smisurata quantità d'informazioni (sono le vicende degli abitanti del pianeta Waldur) che rischiano d'ucciderla. Grazie, però, al tempestivo intervento di Sigmund e May, la nanosonda - che è in grado di "comunicare" pure all'esterno - decide d'interrompere temporaneamente il contatto, per favorire la ripresa di Legs . Storia gradevole e ben scritta (contiene il PRIMO, VERO incontro tra terrestri e abitanti d'un altro pianeta), si legge sempre con piacere. Merito anche degli ottimi disegni realizzati dalla bravissima e dettagliatissima Antonella Platano !!! Niente male, infine, pure la bella cover di Mario Atzori.

Oddio, le "batoste" più sonore - alla ns. povera eroina - le suonarono i suoi stessi Autori, quando le fecero affrontare tutte quelle avventure che, definire ridicole, è un puro complimento. Il risvolto "fantasy", volendo, lo trovo meno peggio di albi come il n. 2, il 3 o il 4, ad es. Comunque, concordo sul fatto che non era affatto necessario "modificare" il carattere del personaggio (già OTTIMAMENTE delineato su NN) e che Legs, senza particolari "stravolgimenti", avrebbe comunque fatto faville così come tutti l'avevamo conosciuta e apprezzata !


Effettivamente lo sfondo è eccessivamente monocromatico . Ma il disegno in sé, non mi pare così brutto. La mia copertina preferita di Atzori, resta comunque quella illustrata per l'albetto Arriva Legs! Disegno, posizione del personaggio e colori mi sembrano davvero ben realizzati. Se poi ricordiamo che, all'epoca, Mario "concorreva" con le cover disegnate (su Nathan Never) da un certo Castellini Claudio ...

Ti quoto sul fatto che neppure quest'albo può considerarsi un "capolavoro", ma - personalmente - è tra i migliori pubblicati sulla Serie Regolare di Legs, in quanto meno infarcito di quell'irritante ironia fuori luogo di molti altri episodi.