Nathan Never n. 158, mensile
Dichiarazione di guerra
Soggetto e sceneggiatura: Stefano Vietti
Disegni: Germano Bonazzi
Copertina: Roberto De Angelis
La guerra tra le stazioni orbitanti e la Terra è alle porte. La flotta di Melpomene muove verso il nostro pianeta, dopo aver distrutto la nave nemica Antietam, che comunque ha fatto in tempo a lanciare un messaggio che documenti, di fronte al Consiglio di Sicurezza, l’avvenuta aggressione. Intanto, Darver indice una riunione nel corso della quale assegna a Nathan Never, Legs, May e ad altri loro colleghi nuove destinazioni e nuovi incarichi, che li condurranno nel cuore dell’azione…-------------------------------------------------------------------------------------------
“E’ guerra!”
(da
Star Wars Episodio III - La vendetta dei Sith)
Gli eventi continuano a precipitare verso l’inevitabile e qui abbiamo il primo vero “colpo di scena”, ovvero l’estromissione di Andy dall’azione, fatto che condurrà al suo tradimento.
Quindi ci sono altri due eventi molto importanti:
il primo è la scelta di sceneggiatura adottata da Vietti per l’inizio delle ostilità: un repentino flash-forward che, dopo aver fatto montare la tensione prima dell’assemblea al palazzo dell’ONU ci porta immediatamente sul campo, con Legs coinvolta in un’operazione militare. Gli eventi “in mezzo” vengono poi riassunti da un breve flashback che peraltro offre anche l’occasione di vedere una Legs più umana e riflessiva del solito.
La scelta è coraggiosa e sono certo che sarà stata apprezzata da molti, ne capisco anche il senso (ormai era chiaro costa stava per succedere, inutile dilungarsi sull’assemblea, inoltre si gioca sull’effetto spiazzante – a me ad esempio era venuto un dubbio che mancassero delle pagine
).
Personalmente però non ho apprezzato questa scelta, perché uno dei momenti che attendevo con maggiore ansia era proprio la fine delle trattative e il fallimento dell’assemblea! (de gustibus)
L’altro evento importante è la scena della manifestante, che fa letteralmente tornare in pista il Nathan afflitto dai sensi di colpa. In questo caso è interessante il contrasto tra la freddezza di un attimo prima, quando il nostro eroe impartisce l’ordine e l’amarezza del dopo. E’ come se vedessimo in atto un conflitto fra l’Agente Speciale e l’Uomo. Molto bella come scelta narrativa!
In effetti un po’ tutto l’albo è attraversato da una grande tensione umana che quindi ribadisce come l’evento, sebbene su scala planetaria, sia osservato attraverso prospettive personali.
L’introduzione di Pretoriani e Logan allarga poi il conflitto e fa temere le sue possibili conseguenze.
(continua)
Edited by lonewolf10 - 25/4/2016, 18:41