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| Poi mi chiedono (in realtà non gliene frega niente a nessuno, ma un po' di retorica ci vuole) perchè voglio più Ostini in Nathan Never.
Le storie ambientate nei livelli intermedi della Città sono relativamente poche, eppure mi chiedo perchè viste le possibilità narrative offerte da tutto quello spazio che può essere riempito virtualmente con qualsiasi cosa, comunità, storie, leggende urbane...
Il primo livello ci è sempre stato presentato come l'Inferno, ma in quelle viscere di metallo e plastica sono tanti i modi per giungere alla perdizione, per perdere se stessi o per scegliere la perdizione. O per lasciarsi vivere. E tutti i personaggi di questa storia lo fanno, scendono, cadono, se volete, si offrono al pipistrello, a quel potere senza volto che tutto ingoia e uniforma rendendoci simili a lui, facendoci credere di essere a sua disposizione e che la cosa ci piaccia.
Non Asjia, però, e per ogni anima che resiste si apre una possibilità di salvezza.
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