Rodan75 |
|
| Nathan Never n. 118, mensile Il Territorio
Soggetto e sceneggiatura: Stefano Vietti Disegni: Massimiliano Bertolini Copertina: Roberto De Angelis
Nella cittadina di Mescal, ai confini del Territorio, Raul Corben è il padrone assoluto (tanto che tra i suoi scagnozzi c'è anche Sakov, capo del locale comando di polizia!). Nei suoi cantieri, utilizza come forza lavoro centinaia di clandestini, trattati alla stregua di schiavi. Ma tutto questo è destinato a finire, almeno a quanto predice la sensitiva Keyra. Così, quando Nathan, imbattutosi nella giovane Lena, una clandestina riuscita a fuggire, incomincia a indagare, a Corben non resterà che rapire Hadija...------------------------------------------------------------------------------------------ Il Territorio? Ancora? E' stato quanto ho pensato prendendo in mano l'albo. In effetti questo scenario non mi pareva potesse offrire ulteriori variazioni rispetto al già visto, ma mi sono dovuto in parte ricredere. Infatti, se la storia è abbastanza convenzionale, con un nuovo cattivo a mio parere non particolarmente memorabile (anche se i disegni di Bertolini aggiungono molto valore al tutto), è interessante il fatto che la vicenda approfondisca un po' il rapporto fra Nathan e Hadija, recuperando l'idea di un (anti)eroe che fugge di fronte alle sue responsabilità (e sbaglia pure in missione, facendosi fregare con facilità!) Qualche giorno dovremmo discutere sul tema della circolarità in Nathan, sul fatto che i personaggi sono prigionieri di errori che continuano a commettere (o che sono commessi in tempi diversi) e di come tutto sia finalizzato a dover superare questi momenti. D'altra parte anche qui c'è una visione che predice il futuro che uno dei personaggi vuole impedire si avveri. Poi a volte ci si riesce, a volte no, come nella vita. Edited by lonewolf10 - 12/4/2016, 22:49
|
| |