117 - L'anima della città, Febbraio 2001 - Ostini/Cascioli

Nathan Never n. 117, mensile
L'anima della città

Soggetto e sceneggiatura: Alberto Ostini
Disegni: Andrea Cascioli
Copertina: Roberto De Angelis

L'ex pugile Larry "Brutus" Powell, un gigante dal cuore d'oro, viene ingiustamente accusato dell'omicidio della giovane sbandata Felicia Kerry. Mickey Walls, ex allenatore di Brutus, ingaggia Nathan Never perché lo scagioni; dimostrarne l'innocenza significa però assestare un duro colpo alle promettenti carriere del giudice Nicholas Dewey e della sua protetta Debra Stone. I due dovranno quindi far tacere il vero colpevole prima che lo trovi Nathan...

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Era tempo che non leggevo un albo così emotivamente intenso, mi è sembrato di tornare ai tempi dei primi numeri più intimisti. L'idea di fare della città il narratore prendendo individui diversi tra loro e intrecciandone i destini è gestita da Ostini con grande sapienza e capacità, e la storia è per questo non solo emozionante, ma anche molto trascinante e si legge con piacere.
Anche le location sono molto varie, si va dai bassifondi ai piani alti, a interni di lusso fino a quella specie di mostra sull'Inquisizione dove si incontarno Debra Stone e Nicholas Dewey per ordire il loro complotto, senza dimenticare la realtà virtuale (con tanto di interno di un intestino ). In effetti è un'avventura molto elaborata ma che, come sempre avviene con le grandi storie, appare molto semplice.
Belli anche i disegni di Cascioli.

Complimenti!



Edited by lonewolf10 - 13/4/2016, 18:55

curiosità....
a pagina 2 sergio bonelli in poche righe cita la morte di gian luigi bonellli ricordandolo per il suo ruolo di patriarca del fumetto italiano ma senza nessun riferimento al fatto che fosse suo padre...ricordo che la cosa mi aveva molto colpito

E' vero, mi ero dimenticato di citare quella nota (peraltro scritta evidentemente all'ultimo momento, da cui la sua brevità).

E' vero, storia stupenda che ricorda molto le prime storie di Nathan Never, intrisa com'è di elementi cyberpunk e introspezione psicologica; il ritmo in alcuni punti è un po' lento, ma dal mio punto di vista non è un male, anzi permette di soffermarsi meglio sulla caratterizzazione dei personaggi.
Molto intrigante il personaggio del Killer, che mi sarei aspettato di rivedere prima o poi, ma che invece non ha più fatto la sua ricomparsa.
Ostini in queste sue prime storie mi faceva impazzire!!!

bella bella
interessante lo schema del racconto, non banale
veramente interessante il killer, che già mi aveva ispirato nella storia precedente
un albo che ho letto con molto piacere
commovente il saluto tra brutus e la guardia