Nathan Never n. 108, mensile
Dalle ceneri
Soggetto e sceneggiatura: Alberto Ostini
Disegni: Ernestino Michelazzo
Copertina: Roberto De Angelis
In seguito alla distruzione dell'Alfa Building e al commissariamento dell'Agenzia Alfa, Solomon Darver assume il comando e dà inizio alla ricostruzione della nuova sede. Nel frattempo, Sigmund, non del tutto convinto dell'autenticità del filmato che testimonia la morte di Reiser, chiede aiuto a Igor McNally perché appuri se il video è stato manomesso...---------------------------------------------------------------------------------------------
Ecco il perché di quella porta là fuori, Nathan... serve a me, a te, a tutti noi come monito per non commettere gli stessi errori che ha commesso Reiser in passato...La fine è anche il principio, ma ancora tanto c'è da dire prima di poter reiniziare daccapo: ricostruire i rapporti, ridefinire gli assetti, presentare il nuovo scenario e introdurre i nuovi personaggi.
In questo senso l'albo di chiusura è molto denso e teso, ogni pagina contiene interessanti rivelazioni e mette in campo sentimenti diversi, con un finale che lascia aleggiare ancora una volta su tutto il senso di un grande meccanismo cui i singoli non possono fare altro che opporsi come possono.
Non entro troppo nel merito per non discutere dei singoli eventi (non ne usciremmo più).
Giusto però rimarcare il giustissimo epilogo: tutto è cambiato, ma la storia continua e per questo si torna di prepotenza nella continuity, con i nemici di ieri, le minacce di ieri. Più le cose cambiano più restano le stesse e anche il confronto Nathan/Darver in fondo suggerisce proprio questo.
Ciò scritto una saga a mio parere fantastica, quando prendi a leggere un numero al giorno (come sta accadendo a me da mesi per "mettermi in pari") dopo un po' subentra una stanchezza maggiore di quanto non accada a leggere un numero al mese. Eppure stavolta ho ritrovato l'entusiasmo dei primi giorni, ho divorato questi cinque numeri cercando di tenere a bada la voglia di leggerli tutti insieme per sapere "come andava a finire". La storia mi ha emozionato, sorpreso e fatto riflettere su concetti come la fiducia, il tradimento, il senso di impotenza e manipolazione che penso ognuno di noi abbia provato almeno una volta rispetto a "come va il mondo".
In fondo è per cose come queste che ci piacciono i fumetti no?
Complimenti a tutta la redazione di Nathan Never. Sinceri.
Edited by lonewolf10 - 12/4/2016, 23:20