Ho diradato un po' la mia presenza dal forum anche perché sono vicinissimo al "buco" nella collezione, quindi sto dosando gli albi da leggere in attesa della prossima fiera dove spero di comprare i restanti.
Eccomi finalmente al numero del decennale (che in realtà ho letto già da qualche giorno): bello, bello, sono riusciti a fare una storia originale pur usando un "intreccio di storie" precedenti. E la penna di Medda al solito riesce a rendere questo meccanismo narrativo reale e intimo perché tutto diventa metafora del disagio di Nathan rispetto allo stare al mondo (ma, azzardo, anche rispetto al suo essere un personaggio nato come somma di citazioni, immaginari e ricordi degli autori: impagabile in questo senso la realtà alternativa in cui Nathan è lo scrittore e gli chiedono delle troppe citazioni negli albi
).
Quindi un albo che è un vero e proprio bilancio sul già fatto, ma che riprendendo e ampliando il tema degli universi alternativi getta le basi per nuove possibili avventure.
Nota polemica, al solito, per il fatto che il numero non è a colori e non c'è il giornale a fine albo a commemorare l'evento, ma solo la prefazione degli autori. Il giornale sarà presente nel 121 con in copertina il solito Tex. Con Dylan Dog, inutile dirlo, era andata diversamente.
Concordo con l'ovazione per la copertina (che devo essere sincero mi manca come sfondo del forum)!