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view post Posted: 20/9/2005, 10:36     -1Dylan Dog - Tersicore
Oltre quella porta

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Nonostante l'età pesi sulla testata Dylan Dog come un macigno, di tanto in tanto torna fuori qualche storia che cerca di stupirci. Perchè effettivamente sembra proprio quello lo scopo principe dell'albo - e parlo di albo perchè non c'è una storia vera e propria. Lo fa in due modi Paola Barbato. Il primo è di tipo puramente narrativo, un classico solitamente del giallo, dove fino alla fine il lettore fa supposizioni per cercare di scoprire l'assassino prima che la storia lo riveli. Solo che qui non ci si chiede chi sia il colpevole, ma chi sia la vittima. E il giallo è una storia che non esiste. La prima sorpresa, quindi, è quella che ci aspettiamo sin dalle prime pagine, di cui sappiamo l'esistenza.
Della seconda, invece, non possiamo sospettare minimamente. Ed è qui che si spaccano gli schemi narrativi. Che Paola Barbato con questa uscita abbia voluto stupire è fuori discussione, ed è altrettanto fuori discussione che ci sia riuscita alla grande. Infatti, probabilmente, si ritroveranno in molti a ricominciare l'albo dall'inizio, per provare a seguirlo col senno di poi.
Se qualcuno in cuor suo sperava che la Barbato riuscisse a riportare Dylan sui livelli storici, forse adesso inizia a crederlo davvero. Personalmente non sono in grado di giudicarla, questo è l'unico suo albo che ho letto, ma senza dubbio è un albo che ha lasciato e lascerà un segno difficile da cancellare. Non tanto per la saga Dylan Dog, quanto per l'autrice stessa. Non sarebbe la prima volta che qualcuno si lasci sommergere dal fantasma di un lavoro particolarmente riuscito, e ne diventi schiavo. La Barbato sembra abbastanza forte da non lasciarsi sopraffare, ma questo lo vedremo soltanto nei mesi a venire.
Mi è venuto il dubbio, dopo la lettura, di avere tra le mani un numero per certi versi storico. Probabilmente lo è per l'esperimento, o forse no, per la riuscita che tecnicamente poteva essere migliore di molto, evitando magari i colpi di scena che - dopo il primo - diventano scontati, o le battute di Groucho, forzate una su due (perchè purtroppo o per fortuna non si può far parlare Groucho come una persona normale), o lo stato d'animo che - almeno per quanto mi riguarda - è palesato ma non trasmesso al lettore.
Quello che è certo è che questo numero ha fatto parlare tanto di se e della sua autrice, ha portato pubblico e critica a fare supposizioni sul significato della storia - significato prontamente messo a tacere dalla SBE non si sa per quale oscuro motivo, manco fosse la Coca Cola... o forse proprio per alimentare il chiacchericcio. In ogni caso se n'è parlato tanto, e quasi sempre bene. Questo è un grande successo.

Sergio.


P.S.: Da leggere

Edited by antamir - 30/4/2022, 08:59
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