| Gran bella storia che mi ha preso molto, anche se non voto capolavoro, solo perché ritengo che Il rapporto tra Nathan e Angela sia stato chiuso decisamente troppo in fretta Per quanto riguarda il resto, ritengo questa storia proprio una di quelle che distinguono la serie di Nathan Never dalle altre, perché contribuisce a creare un mondo decisamente realistico e di spessore che diventa a sua volta protagonista delle storie che vengono raccontate. Volendo fare degli esempi per far capire quello che intendo faccio notare che Si vede come i professori provino in ogni modo a cercare di convincere i ragazzi a non mettersi sulla cattiva strada, ma si rendono conto di come non hanno i mezzi necessari per poter comunicare con loro in maniera efficace (vedere scambio di battute tra il professore e Nathan dopo che hanno portato i ragazzi all’obitorio nel n° 308).
Si vedono figure di ragazzi che, pur vivendo in un ambiente molto violento, reagiscono in modi assolutamente differenti, anche se mantengono un fondo di ingenuità: dal figlio del boss che, rapito, si rifiuta di credere che sua madre abbia fatto uccidere suo padre, a Billy, che cede alla pressione dei bulli e rapina il negozio dove la sorella, salvo poi sentire la pressione del rimorso; da Bea, con il suo aggredire chi la sfotte ma che non riesce al poligono di tiro ad uccidere, ad Aurelio e [?Rhyme?] che cercano dapprima di fare i soldi iniziando a spacciare assieme (sentendosi entrambi dei duri) per poi finire a tentare di fare carriera nelle due bande criminali rivali, salvo poi morire entrambi perché il loro essere prima di tutto ragazzi (e quindi anche molto ingenui) li rende decisamente inadeguati ad interagire con quel genere di criminali.
Si vede un livello di compromesso politico molto al di sopra delle forze dei nostri eroi, ma si vedono anche alcune sfumature in più, ovvero: si vede che il sindaco crede realmente nel programma scolastico che ha sostenuto durante alla campagna elettorale, e che ha cercato di mandare avanti per più tempo possibile, così come si capisce che è il partito che l’ha sostenuta a voltare faccia per calcolo utilitaristico perché, per vincere ulteriori elezioni nel breve periodo, decide di far buttare tutto alle ortiche perché “non possono aspettare i tempi necessari ad avere i risultati del programma scolastico, ma devono puntare sui risultati immediati dello sviluppo economico, che porterebbe l’immediato consenso di quella parte ricca e potente della città che ora li sta osteggiando”. In tutto questo, il bello, è come, pur credendo nelle sue idee, il sindaco china la testa di fronte alla richiesta del suo partito (con promessa di consolazione attraverso un avanzamento di carriera) e, mettendoci la faccia, diventa agli occhi della gente (nostri eroi compresi) come “l’ennesima politica venduta”, a dimostrare come non sempre le notizie che ci vengono date, rispondano all’effettiva realtà degli eventi ed alla loro complessità.
Si vedono i nostri eroi lottare contro una situazione che, di fatto, si dimostra molto più grande di loro, e che, nonostante riescano ad ottenere anche dei risultati positivi, avvertono comunque un senso di impotenza, di confusione e di sconfitta (i due dialoghi tra Nathan e Legs, nel primo dei quali Nathan invita Legs a cercare di comunicare con Bea attraverso ciò che lei sa fare meglio, e il dialogo del finale che si chiude con la frase “è difficile pensare che da tutto questo vuoto possa nascere qualcosa di buono” sono veramente due piccoli gioielli) Tra l’altro in questa storia si cominciano già a vedere Alcune premesse del futuro allontanamento di Nathan dall’Agenzia Alfa, dal legame a doppio filo che Elania sta cercando di costruire tra l’Agenzia Alfa e l’amministrazione della città est e il sindaco, alla fine della storia tra Nathan e Angela, che lo lascia di fatto senza ulteriori legami affettivi. Tutto questo, a mio parere, per iniziare quella che dovrebbe essere la lenta erosione delle certezze del nostro, per poi fargli affrontare la saga che dovrebbe partire nel 2018 Per quanto riguarda la storia tra Nathan e Angela, a me è dispiaciuto molto il modo in cui si è deciso di interromperla, passando dal “ti voglio ancora di più” detto da Angela nel finale della (stupenda) storia scorsa dove si è messo a confronto Nathan con Kwai Chen, e in cui Nathan, dopo aver recuperato il suo Khi e la sua forza interiore, aveva confessato in una lettera ad Angela (dettaglio che ho trovato meravigliosamente coerente con lo spirito del nostro) tutto ciò di cui non era mai riuscito a parlare, al “sono una donna semplice con bisogni semplici e tu non li puoi soddisfare perché sei un uomo sofferente e il mio amore non ti può curare… per cui ti chiedo di andartene, troverò una persona che amerò di meno ma che potrà farmi più felice” l’ho trovato da un lato molto forzato per quanto riguarda le tempistiche, soprattutto dando per reale e sincero quanto accaduto nel finale della storia precedente. Questo perché un evento del genere (ovvero l’accettazione del mondo emotivo di Nathan da parte di Angela) l’avrei visto come premessa, se non di una storia stabile, almeno di un periodo in cui i due avrebbero potuto vivere con una comunione d’intenti di voler provare realmente ad andare avanti, nonostante le difficoltà del quotidiano.
Anche perché il mondo interiore di Nathan è inestricabilmente legato al suo percepirsi come un fallito sia come marito sia, soprattutto, come padre, quindi per me non ha senso che, nel giro di così poco tempo, Angela abbia posto l’aut aut a Nathan imponendogli il suo desiderio di maternità, senza tener conto che, se aveva realmente accettato quanto scrittogli da Nathan nella lettera di cui sopra, avrebbe dovuto prima provare a fare un percorso assieme a Nathan stesso per vedere se si fosse potuti arrivare ad un’accettazione da parte di Nathan delle sue ferite profonde. Anche perché, dopo aver visto nell’universo di terra 301 l’evoluzione del personaggio di Nathan verso toni più cupi dopo la guerra con le stazioni orbitanti, dopo un insieme di storie sentimentali dolorose e senza speranza, trovo che sarebbe potuta essere una sfida molto interessante quella di provare a far vedere che tipo di evoluzione avrebbe potuto avere il personaggio di Nathan 302 all’interno di una dinamica creatasi tra le avventure (ovviamente non sto parlando in senso sentimentale) che si sarebbe trovato a vivere nel suo mondo, e una relazione sentimentale stabile e serena…. E invece si è deciso, per l’ennesima volta, di seguire il cliché stabilito dall’indimenticabile Gianluigi Bonelli che “la donna dell’eroe è solo una palla al piede, per cui va tolta di mezzo il prima possibile” In buona sostanza, l’ho trovata un’ottima storia che, senza il difetto della gestione del rapporto tra Nathan e Angela, avrebbe potuto tranquillamente allinearsi ai (per me tantissimi) capolavori della serie.
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