| Inizialmente è sembrato partire bene ma poi mi ha confuso. Nonostante alla fine si possa dare un senso a quei interludi, avrei fatto tranquillamente a meno del primo e del secondo. Invece trovo fondamentale il terzo, ai fini narrativi. La sensazione che ho avuto è che le storie erano state scritte non allo scopo di comporre questo albo, ma sono state riunite e riadattate.
Il primo interludio lascia il tempo che trova. Il secondo devo ammettere che per la parte psicologica dei personaggi è stato scritto meravigliosamente. Spettacolare vedere
Le differenze di pensiero, soprattutto tra Branko e May. Peccato che la parte investigativa è prettamente inutile, e non assente da dubbie scelte narrative
Betty stende una guardia, ma tanto "data la figuraccia non dirà nulla". Mi spiace ma non credo proprio. Oltretutto con tutti i sistemi futuribili e non per intrufolarsi in un posto, si sceglie quello più classico e caciarone. Ok, se non fosse stato così non sarebbe stato possibile scrivere il bel dialogo tra Branko e May, ma comunque come scelta la trovo troppo debole. Tra l'altro "bene i due robot non hanno registrato il tuo passaggio"... inutili accozzaglia di metallo, ma che li hanno comprati a fare??? May può tranquillamente girare nella villa del riccone e addirittura arriva indisturbata nella stanza, non sorvegliata (???) dove tengono delle cose, che probabilmente sono opere d'arte, immagino. Non si capisce perché interessino tanto all'Agenzia Alfa. Tutto questo perché "Si fidano di me e mi lasciano gironzolare senza darmi importanza". Sì, venite gente, siamo ammanicati con la Yakuza, ma ci fidiamo di voi, soprattutto se siete belle donne. Tutta quella messinscena per cosa poi? Dato che alla fine May fa scattare l'allarme perché distratta dalla richiesta telepatica di aiuto di Kay e basta un solo Branko a fare irruzione e sistemare il tutto (seppur aiutato dalle dolci donzelle). Allora mi chiedo: se avevano già le prove, perché a quanto pare le avevano (Betty che si è introdotta a fare altrimenti nel computer del riccone?), perché non fare semplicemente un'irruzione? Devo ammettere però che Horace è davvero divertente e il dialogo nella sala riunioni uno spasso. Il terzo interludio è quello che più ci azzecca con l'intera storia
Qui c'è la vera evoluzione dei personaggi principali: Kay e Bud. Seppur non si capisce l'entrata in gioco di Avia, o meglio non si capisce se le sue parole nascondono qualche verità futura sul personaggio di Kay, come se sapesse qualcosa che noi non sappiamo. Anche se io ci vedo solo una telepate lesbo che cerca di portarsi a letto un'altra telepate (perché solo con un'altra telepate può fare "i fuochi d'artificio") e usa paroloni per far cascare l'ingenua Kay nella sua "trappola".
Peccato per la storia principale, che secondo meritava più spazio, soprattutto in virtù dello spazio sprecato a raccontare cose non pertinenti la trama (sì, parlo sempre delle indagini).
La sensazione che ho avuto, prima dalla copertina e poi dai primi attimi di "vita" del "nato dal buio", è stata quella di trovarsi di fronte al Terminator del primo film. Sopratutto per gli occhiali da sole. Tralasciando quelle che sono, o non sono, citazione, il Bud nato dal buio, che come sappiamo, fino alle ultime vignette non viene rivelato (anche se ammetto di averlo capito nel terzo interludio, prima che si palesasse la cosa, anche se non mi ha rovinato la storia), è un personaggio a mio modo di vedere: spettacolare! Anche se di lui, e della sua nascita, non viene spiegato praticamente nulla, non trovo che pregiudichi l'interesse che la trama principale possa suscitare. Tutto inizia con un mistero, poi procede con la rivelazione di parte dello scopo del personaggio. Si capisce che tenta di trovare il tempio delle telepati. Alla fine si capisce anche il perché, dato che sappiamo che è Bud, e Bud cerca vendetta verso la donna che ha determinato la sua discesa negli inferi. Se mi permettete, credo che non sia propriamente Bud, ma credo che il "buio", che se non ricordo male legge le menti delle telepati, abbia semplicemente forgiato un essere dalle sembianze di Bud, che rechi dentro se il rancore di Bud, come arma contro Kay. Poi posso anche dire un mucchio di fesserie, ma io questo è quello che evinco da quello che ho letto e da come sono andate le cose.
Il finale colpisce nel segno, lasciandoti con il desiderio di mettere mano al prossimo numero, che, ahimè, probabilmente non vedremo molto presto.
Riguardo le visioni di Bud, che poi non sono altro che la lettura della mente della telepate rinnegata: si vede chiaramente la scena descritta nel precedente numero de La Guerra del Buio, quella in cui la telepate viene allontanata da Kay perché spezza il legame, cosa ritenuta grave, perché in battaglia potrebbe portare alla disfatta. Quindi non ho capito perché si parla delle visioni come di qualcosa di nuovo. Se vi sono differenze tra la struttura che Bud vede nelle sue visioni e quella disegnata nel numero scorso, non so, ma se vi fossero dovrebbe essere semplicemente un errore del disegnatore.
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