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282 - La sconfitta
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282 - La sconfitta, Novembre 2014 - Perniola/Stellato

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view post Posted on 22/11/2014, 16:29     +1   -1
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Avevo capito che sherlock fosse un planetoide... se invece si trova nella fascia asteroidale il viaggio di nathan e soci non è poi così lontano come avevo supposto...
 
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view post Posted on 22/11/2014, 16:34     +1   -1
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CITAZIONE (Joe Breaker @ 22/11/2014, 15:36) 
CITAZIONE
Sherlock (tra parentesi strano nome, evidentemente nel futuro si perderà la consuetudine di ispirarsi alla mitologia ?)

http://it.wikipedia.org/wiki/5049_Sherlock

:rolleyes:

Allora mi cospargo il capo di cenere per la mia affermazione avventata, oltre che inesatta.

Quindi OK per il nome, che però evidentemente vale solo come ispirazione, essendo quello un asteroide, e non un planetoide, che è una cosa ben diversa (e ribadisco che avrei gradito avere qualche misero dato in più, come dimensioni e posizione).
E soprattutto, insisto, non ho proprio capito questa cosa
Del punto di non ritorno (per pochi giorni di ritardo), considerato anche che nel mondo neveriano sempre pochi giorni, o al massimo settimane sono necessari per viaggi di questo tipo, non stiamo parlando di anni come ai giorni nostri. Più il fatto che in pochi giorni di orbita su 102 anni complessivi il planetoide rimane "praticamente" nella stessa posizione, ecc. ecc.

Resta inteso che queste mie sono solo puntualizzazioni diciamo da lettore "molto esigente", perchè la storia nel complesso mi è discretamente piaciuta. ;)
 
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view post Posted on 22/11/2014, 21:28     +1   -1
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Non male, buon albo, bei disegni.
Votato 7, perché nonostante sia una buona storia, non è scattata in me la scintilla. Ma ovviamente è una cosa molto personale.
 
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Demian77
view post Posted on 23/11/2014, 12:43     +1   -1




6 per la storia e 8 pieno per i disegni (un abisso di differenze separa la resa grafica diquesto numero rispetto a quello precedente).

sulla storia, gradevole e ben scritta, direi che tutto appare abbastanza prevedibile e che la fonte di ispirazione del soggetto è altrettanto lampante.

ho trovato una grandissima pecca (a parer mio e magari verrò confutato) nel fatto che all'inizio bastano dei proiettili

per far saltare la vetrata di un' astronave, come se fosse il parabrezza di una comune automobile.


personalemnte avrei trovato migliore la presenza di Link al posto di kay (per gusto mio personale)


non mi è piaciuta (sempre per gusto mio) la soluzione adottata relativa alla
nuova forma di vita del planetoide, secondo me si sarebber potuto giustificare il tutto con l'effetto psicotropo indotto dagli elementi chimici presenti nelle rocce provenienti dai carotaggi


molto bello invece il monologo di nathan (in action) che riflette sugli effetti della morte nello spazio, spero che sia originale.


per quanto riguarda il titolo " La sconfitta" non so se nel caso di specie si intendesse far riferimento agli insuccessi e drammi passati che compaiono, in maniera indotta, nelle menti dei vari personaggi della storia.

se così fosse credo che sarebbe stato più icastico usare il vocabolo "SCONFITTE".
 
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view post Posted on 23/11/2014, 16:10     +1   -1
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Secondo me...
il proiettile attraverso la vetrata è stato un omaggio ad "Atto di Forza"
 
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Demian77
view post Posted on 23/11/2014, 17:11     +1   -1




Può. essere

Ho dimenticato di direche invece la copertina é davverobella.
 
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Demian77
view post Posted on 23/11/2014, 17:34     +1   -1




Può. essere
 
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Federico P.
view post Posted on 23/11/2014, 19:31     +1   -1




Albo nel complesso riuscito e che senz'altro mi è piaciuto più del precedente (poco volendocene, per la verità, visto che quello si attestava attorno ad un risicatissimo sei :rolleyes: ): dovendo dare un giudizio sintetico, direi anch'io un sette.
La copertina di Giardo è bella, anche se questa tendenza monocromatica al rosso aranciato, dal vivo, non è che mi abbia fatto impazzire, dal vivo: in bianco e nero, a mio giudizio, il disegno restituiva una maggiore drammaticità.
Brava Lucilla Stellato, per quanto ci siano alcune sviste
Il professor Ahston, a pag. 25, diventa per un istante Haston :P ; poi non capisco perché tutti hanno scritto il proprio cognome sulla rispettiva tuta e Kay soltanto il nome ...

ed alcune soluzione visiva mica le abbia capite tanto
Passi la pistolettata al vetro: ci sta che un'arma di media potenza possa creparlo ... Ma perché sulla base tutti continuano a portare le medesime tute da viaggio? Poi non ho capito bene la dinamica della prima vignetta a pag. 12: ma Samuel Thorpe è sotto un tavolo? Non riesco proprio a decifrare il pannello che sembra sovrastarlo ...
E poi, magari è una fisima mia ...
Ma Tagawa che va in giro con una specie di metal detector per tutta la base alla ricerca delle tracce degli elementi psicoattivi non si può vedere :lol: Possibile che non ci fosse altro metodo per fargli fare una ricerca a tappeto?

Quanto al resto un lavoro di elevata qualità, di cui ho apprezzato soprattutto l'uso discreto ed equilibrato dei retini e lo studio dei volti dei personaggi (bene, benissimo anzi tutti i primi piani di Nat :clap: ).
Venendo alla storia, condivido i dubbi di Demian: passi che sia piuttosto derivativa
chi ha visto (e meglio ancora letto il capolavoro di Lem) "Solaris" sa già dove si vuole andare a parare

passi che si fa un po' di confusione con il tempo a disposizione
216 ore ... Poi tagawa ci aggiunge una finestra di venti ore ... Poi mancano due ore al PNR :wacko: una didascalia temporale ogni tanto non guasterebbe ;)

passi pure che
lo scontro con gli inservienti robotici era evitabilissimo e per fortuna si trascina stancamente per poche vignette

ma da un certo punto in poi si ha la sensazione di voler appesantire il soggetto davvero troppo, essendo da ultimo costretti ad una soluzione piuttosto "barocca"
chiuderla sui cristalli psicoattivi, in effetti, sarebbe stato preferibile (magari con ripercussioni sul mondo quotidiano di Nat: una nuova droga costosissima in quanto rarissima che si affaccia sul mercato ...): il potere psichico del planetoide (connesso al suo istinto di sopravvivenza) ha costretto a spingere a manetta sui poteri di Kay per gabbarlo ...
... Che poi mica ho capito: ma siccome credeva tutti morti e la base orbitante distrutta cosa ha fatto? Li ha lasciati perdere? Ha abbandonato la sua attrazione gravitazionale? Se ne è disinteressato basta che questi qui della Odisseo adesso non pensino a loro volta di venirmi a trapanare altrimenti gli scateno una guerra che neanche se la immaginano?

Coinvolgenti le riflessioni di Nat sulla morte nello spazio, ancora di più l'amarissima chiusa dell'albo.
E poi
quell'incubo di Nat sulla Elmore e sui suoi sentimenti ... Quel "io non ti ho mai promesso nulla" ... Uno spunto interessante :mmm:

Kay finalmente convincente.
Incomprensibile (sempre IMHO) il titolo dell'albo.
Meglio sarebbe stato chiamarlo - anche se più prosaicamente - "Progetto Sherlock".

Ciao Nathan, ci vediamo presto.
Questo, per un po', è l'ultimo albo che compro (almeno a scatola chiusa).
 
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view post Posted on 23/11/2014, 20:07     +1   -1
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Mister Alfa

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Se ricordo bene i Mutati non hanno cognome. Almeno la maggior parte.
 
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view post Posted on 23/11/2014, 21:10     +1   -1
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Mister Alfa

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CITAZIONE (strikeshape @ 23/11/2014, 20:07) 
Se ricordo bene i Mutati non hanno cognome. Almeno la maggior parte.

Dal punto di vista anagrafico è un problema ! :D

...

Ma possibile che la questione "astronomica" da me sollevata non interessi a nessuno ? Io continuo a ritenere che i dati forniti erano pochi e quei pochi sbagliati (o quantomeno non congruenti con la storia ...)
E' che a me nelle storie spaziali piace sapere orizzontarmi bene, tutto qui. -_-
 
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demian771
view post Posted on 23/11/2014, 22:16     +1   -1




CITAZIONE (DarkStar @ 23/11/2014, 21:10) 
...

Ma possibile che la questione "astronomica" da me sollevata non interessi a nessuno ? Io continuo a ritenere che i dati forniti erano pochi e quei pochi sbagliati (o quantomeno non congruenti con la storia ...)
E' che a me nelle storie spaziali piace sapere orizzontarmi bene, tutto qui. -_-

credo che nel caso di specie debba operare la sospensione dell'incredulità. ossia la mera accettazione, così come nel caso del proiettile iniziale e delle conseguenze scatenate dal colpo esploso.
 
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Demian77
view post Posted on 23/11/2014, 22:25     +1   -1




CITAZIONE (Federico P. @ 23/11/2014, 19:31) 
Incomprensibile (sempre IMHO) il titolo dell'albo.
Meglio sarebbe stato chiamarlo - anche se più prosaicamente - "Progetto Sherlock".

Ciao Nathan, ci vediamo presto.
Questo, per un po', è l'ultimo albo che compro (almeno a scatola chiusa).

viene il dubbio che anche il titolo venga messo a "scatola chiusa" senza lettura dell'albo.
 
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view post Posted on 23/11/2014, 23:01     +1   -1
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CITAZIONE (demian771 @ 23/11/2014, 22:16) 
credo che nel caso di specie debba operare la sospensione dell'incredulità. ossia la mera accettazione, così come nel caso del proiettile iniziale e delle conseguenze scatenate dal colpo esploso.

In generale si, quando si parla di qualcosa di semplicemente ipotetico o improbabile, o comunque non abbiamo i dati per poter ben giudicare. Nel caso da me preso in esame non mi è stato proprio possibile sospenderla l' incredulità, visto che i dati c' erano. E su quei dati è stata basata tutta l' urgenza della missione, insomma un elemento abbastanza centrale della storia.

(E ripeto che sto insistendo su questo particolare solo per amore di discussione, che l' albo nel complesso me lo sono ugualmente goduto). :)
 
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view post Posted on 24/11/2014, 07:09     +1   -1
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Giudice del Tribunale Cosmico

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CITAZIONE
in pochi giorni di orbita su 102 anni complessivi il planetoide rimane "praticamente" nella stessa posizione

falso. il fatto che abbia un'orbita lunga non vuol dire che vada piano. Solitamente le velocità sono 10.000 km/h, quindi in 5 ore perdono 50.000 km. secondo me possono fare la differenza a livello di carburante. Inoltre i viaggi spaziali si basano spesso sull'effetto fionda gravitazionale, che però per essere usata richiede determinate posizioni dei pianeti. in 5 ore la distanza planetoide/pianeta più vicino può aumentare anche di 100.000 km, rendendo impossibile l'uso della fionda.
 
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Demian77
view post Posted on 24/11/2014, 09:27     +1   -1




Vero ma nel mondo neveriano le distanze spaziali sono problemi sempre superabili.ilmiglior modo di descrivere un oggetto spaziale perso nello spazio labbiamo cmq visto nelsecondoasteroide argo
 
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87 replies since 17/11/2014, 17:22   2615 views
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