Patrizia Mandanici |
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| Non entro nel merito su quanti disegnatori sanno usare i retini (in Nathan mi sembra non ci siano molti casi di imperizia, a personale giudizio la maggior parte li sa usare, ognuno secondo i suoi gusti - ma lasciamo stare, credo che qui le opinioni divergono), mentre dico due parole sul "Non si dovrebbe sperimentare e imparare sulle storie pubblicate ma farlo soli quando si è pronti"; anche chi sapeva usare i retini prima di arrivare in Bonelli ha dovuto in un certo senso ricominciare daccapo, la carta della Bonelli è diversa, le modalità di stampa diverse: nessuno può dire al 100% come verranno in stampa determinati effetti (e non parlo solo di retini). Non c'è tempo e modo di sperimentare a parte ed esercitarsi: non si può fare. Ci si basa su esperienze passate, su quelle dei tecnici, su amici che hanno fatto cose simili - che però non saranno mai uguali a quelle che poi saranno stampate il mese dopo (anche perchè ogni tanto cambia la qualità della carta, o degli inchiostri, o le modalità stesse di stampa). Non è che si disegni e si sperimenti alla cieca, ma non si possono fare neanche delle storie di cui si sa come vengono stampate al 100% (e non parlo solo di retini). O ci si butta e si va avanti o si sta immobili a disegnare come 20 anni fa: per vari motivi non si più più fare, sia perchè i disegnatori hanno voglia di fare cose nuove, sia perchè ci sono esigenze tecniche diverse.
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