CITAZIONE (Ryo Sanada @ 27/4/2012, 00:29)
Il fatto Lux, è che spesso l' avvicendamento degli autori porta ad uno snaturamento dei personaggi. Credo che di regola l' unico adatto a scrivere di un personaggio, sia chi lo ha creato. Non leggo Dylan Dog, ma leggo di molti che fanno finire la qualità della serie con l' abbandono di Sclavi. Oppure di Dampyr dive si invoca costantemente Boselli. Cosi con Lazarus Ledd, che quando non era scritto da Capone si vedeva eccome.
Per Nathan il discorso è diverso. Il vero protagonista di Nathan Never è il suo mondo, che si evolve, Nathan è praticamente un personaggio spento quando a scriverlo non è Medda o Vigna....
Uhm, non mi trovi molto d'accordo sul fatto che l'unico adatto a scrivere di un personaggio sia il suo creatore. Così può essere all'inizio di una serie, ma quando oramai il suo carattere è scolpito da
n episodi o albi, ritengo che un professionista possa tranquillamente "lavorarci insieme" senza snaturarlo.
Quando ci siamo visti a Roma abbiamo parlato di fanfiction, ebbene, ci sono autori che riescono a scrivere storie addirittura più coinvolgenti di quelle ufficiali, e si parla di semplici lettori che sono riusciti a capire il carattere dei personaggi attraverso il film o li libro. Figuriamoci quindi qualcuno che lavora a stretto contatto con il creatore, da cui ha continui feedback sulla resa sulla storia.
Per questo non trovo Nathan più spento quando a scriverlo non sono Medda o Vigna. Certo, c'è chi preferisce addentrarsi nella sua psiche e chi ambientare storie nel suo mondo. In ogni caso, e adesso che sto leggendo i primi numeri me ne rendo conto, trovo che il personaggio sia fondamentalmente rimasto uguale a se stesso in tutti questi anni.
Poi, vabbé, ci sta anche che, come un essere umano normale, abbia dei momenti di incoerenza. Ma fino a quando non se ne andrà in giro con una macchina di Hello Kitty, e chiederà a Branko di appartarsi nel bagno dell'Agenzia Alfa, per me ogni gesto che esula dall'ordinario rimarrà entro un accettabile range di tolleranza