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248 - Scontro finale
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248 - Scontro finale, Gennaio 2012 - Vietti/De Angelis, Barbati & Casalanguida

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jack65
view post Posted on 18/1/2012, 20:13 by: jack65     +1   -1




Albo discontinuo e diviso in due parti.
Fino a due terzi, grosso modo fino a pag. 60, continua l’esplorazione della psicologia dei personaggi iniziata il mese prima con il pre-attacco, mentre ora abbiamo le reazioni del post-attacco, e mi sembra decisamente la parte migliore.
L’ultimo terzo, quello dell’azione, mi lascia davvero perplesso, e voglio partire subito da questo.
In meno di quaranta pagine si risolve tutto, Unimente, Darko, Terra, astronave marziana, fonte energetica: troppo facile, troppo rapido, troppo ingenuo, anche se sono sicuro che ci saranno ancora diverse sorprese.
Passi per il nuovo attacco all’Unimente, che controlla veramente tutto l’ambaradan sulla terra, tripodi e guerrieri, passi questo, che una volta messa ko l’arma micidiale di Darko la guerra sul nostro pianeta termini, ma come la mettiamo con Marte?
Contemporaneamente a questa liberazione arriva la fantomatica Resistenza Marziana, che si era vista sì e no un paio di volte, e disattiva la fonte energetica primaria dell’imperatore, in un luogo in cui, si badi bene, non c’è il minimo sistema di allarme né una pur strampalata forma di difesa: ma vogliamo scherzare? È una barzelletta? Eppure succede davvero. Fatta fuori anche la Ares, questo imperatore, primo degli eletti, di una nuova razza superintelligente, sembra essere proprio un coglione, oppure ha qualcosa di segreto da mostrare ancora.
Poi la storia del soldato che fa da ponte mentale col teletrasporto per la sede dell’agenzia non mi convince per niente: se serve lui come fanno Legs e NN a rientrare alla base, visto che Janet era esaurita nei suoi poteri e non c’è nessuno che tenga aperta quella porta? Boh!
La fine di Darko, ammesso che sia definitiva, e sembra di sì, ci toglie il piacere di una resa dei conti con NN, che doveva essere incazzato nero con lui e invece lo vediamo molto professionale, la vignetta in terza di copertina del numero scorso ha ingannato tutti.
Darko, pur essendo un genio criminale, si rivela tutto sommato inferiore alle sue potenzialità, la prima volta non era stato poi tanto difficile metterlo nel sacco, ma anche stavolta, messo in difficoltà, non dà mai veramente del filo da torcere ai nostri. Non lega nemmeno le scarpe ad Aristotele Skotos: fosse davvero finita con lui la sua parabola ha sì stravolto la faccia della terra come solo il falso profeta aveva saputo fare, ma messo alle corde non ha mai avuto una reazione degna della sua fama, e questo è il suo grande limite. E la sua socia, Vania Oliphant, che fine ha fatto? Passerà a lei l’eredità? O a qualche suo clone?
Il colpo di scena finale, la scoperta che Sigmund è un robot, non mi ha sorpreso più di tanto: ricordo una storia di un Agenzia Alfa che vado a ritrovare, “I misteri di Parigi”, dove il capo dei robot dice che loro percepiscono la sua vera natura, e gli chiedono il perché di questa scelta.
Ora, mi sta bene tutto, però ci vogliono spiegazioni, a patto che non si faccia la gigantesca cazzata di affermare che Sigmund è sempre stato un robot, dall’inizio della serie.
Per me o ha sostituito tutto il suo corpo, tranne magari il cervello, con protesi meccaniche, o è un doppio meccanico di quello vero. Forse è un progetto suo e di Darver, staremo a vedere, però se devo continuare a vederlo come androide, sinceramente spero che in qualche modo muoia.
Questa scoperta getterebbe luce su tantissimi suoi comportamenti, ma aspettiamo il prossimo numero e la spiegazione che è di obbligo.

La prima parte è quella che mi ha più soddisfatto e coinvolto, la follia sacrificale di un cialtrone come Outremer, l’incontro di NN con Kay, la morte di Atticus (perché far morire subito dopo anche Darko?), il doppio colloquio fra la Elmore e Darver, quello fra Emma e NN, fra lui e Legs, fra lui e Sigmund, la rabbia di Branko, il sacrificio dei tecnopati, e anche quel bastardo di Tolwyn….ognuno di questi meriterebbe un commento a parte, per la sensibilità espressa in momenti davvero toccanti, in cui si misurano vicinanze e lontananze, parità e disparità di intenti e di sentimenti.
Mi dispiace dover notare ancora una volta la figura meschina di NN, che compie un gesto ancora più folle di quello di Outremer in nome di un idealismo da quattro soldi al quale, se si guardasse veramente in faccia, non crede più nemmeno lui.
Non è cambiato? Altroché se è cambiato, in peggio, e come sempre da un po’ di tempo in qua, non se ne rende conto. L’agenzia non è più quella di prima? E lui?
NN sta uscendo a pezzi da questa guerra, pensavo a un certo rilancio caratteriale, per ora devo ricredermi alla grande. La ramanzina che si becca dalle due donne gli sta veramente bene, tanto non impara nulla.

Insomma, primi 2/3 da 8 o forse anche di più, ultimo terzo sotto il 5 di brutto, ma bisogna aspettare la vera fine della guerra, quest’ultima parte va vista in prospettiva.
 
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128 replies since 17/1/2012, 00:34   4811 views
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