Sono un po' interdetto su questo albo... diciamo che nasce da un soggetto piuttosto stereotipato, passando da un ottima sceneggiatura e da atmosfere intense, ma cadendo su dialoghi banali.
Forse dei 3 episodi di Rigamonti è quello che mi ha convinto meno, pur restando un buon albo.
Di positivo Rigamonti ha il suo tocco di vera fantascienza, quella oscura, quella che scava nell'uomo... e questo albo ne è nuovamente pieno. E quindi bassifondi cittadini, marciume e sporcizia, innesti robotici e così via.
Poi sceneggia molto bene, evitando parti riempitive, ed incastrando impeccabilmente i vari passaggi.
In questo albo trovo molto belli anche alcuni personaggi (tipo la moglie), e molto bene anche l'uso delle didascalie.
Le cose che non mi sono piaciute sono appunto i dialoghi, troppo banali, troppo telefonati, troppo irreali (e questo è uno dei difetti di Rigamonti secondo me), e la quasi totale assenza di Nathan Never.... davvero marginale... che in certi casi ci può stare, ma qui avrebbe potuto essere un po' più coinvolto dal punto di visto emotivo (a parte le ultimissime tavole).
Capitolo disegni: Olivares non si discute, è un grandissimo disegnatore che anche in questo caso ha sfoggiato inquadrature spettacolari e sfondi curatissimi. Credo però che il duo De Angelis-Rigamonti sia più adatto a questo tipo di storie, mentre Giancarlo (nonostante si noti l'inscurimento del tratto) continua per me ad avere quel tocco da cartone animato che toglie qualcosina... insomma lo vedo molto più adatto a scene d'azione.
Non mi fraintendete, trattasi di un particolare... il suo lavoro sull'albo è buonissimo.
Forse non ho apprezzato molto le sperimentazioni sui retini e sugli sfondi fotografici... preferisco l'Olivares più "grezzo", passatemi il termine...
Comunque nel complesso un buon albo, senza gridare al miracolo, ma che si fa leggere con piacere.
I dialoghi restano il punto debole.
224 - Il segreto di Calvin White, Gennaio 2010 - Rigamonti/Olivares
