224 - Il segreto di Calvin White, Gennaio 2010 - Rigamonti/Olivares

sui sentimenti familiari e sulla psicologia più che sull’azione, dove i nostri stanno piuttosto in disparte e lasciano il campo ai veri protagonisti, in primis i due fratelli, soprattutto Calvin, e in secundis alla moglie del primo. Lo spunto sui gemelli siamesi mi è piaciuto, la storia mi sembra sviluppata piuttosto bene, con momenti anche piuttosto commoventi fino al finale tragico. Il gemello bionico a un certo punto mi sembrava un tecnodroide e mi ha un po’ spiazzato, poi tutto è rientrato nei ranghi.
In questo tipo di storie, dove contano più le emozioni che il plot, l’indagine è molto lineare, si arriva quasi subito a scoprire inghippi e misteri, ma mi sembra giusto così. Spiace considerare questa storia un tappabuchi in vista del futuro, avrebbe meritato una collocazione temporale diversa.
Forse un po’ forzate il racconto della madre in ospedale e il cazzotto del punk che permette di recuperare la balestra, però ai fini del racconto va anche bene così.
Devastante l’immagine della madre che non riconosce il figlio, per me, mi ha ricordato la mia, e tanta amarezza per la mancata ricongiunzione con lieto fine dei due fratelli e da notare l’urlo silenzioso della moglie.
Una storia con atmosfere molto cupe, ma se l’annata neveriana fosse di questo livello sarei soddisfatto.
Sembra che gennaio sia diventato il mese della psicologia e dell’intimità, vedi l’anno scorso, il forte timore è che anche per il 2010 le storie vadano in calando mese dopo mese.
Speriamo di sbagliare.