| Zed | |
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| CITAZIONE (GGP @ 20/1/2010, 11:56) Quello che trovo positivo delle sceneggiature di Rigamonti è il fatto che guardando solo i disegni, senza leggere le parti scritte, comunque "raccontano". E poi c'è attenzione ai dettagli, al fare futuro, con poche cose ma messe giuste, i personaggi secondari hanno protesi biomeccanicaniche, gli scenari sono sporchi e giustamente catastrofizzati, insomma c'è l'atmosfera vagamente cyberpunk dei primi tempi unita al tono post-apocalittico imposto da quelli più recenti. Insomma, c'è quella sensazione di "macro-continuity" che manca totalmente ad esempio nei numeri di Piani (a cui interessano altre cose, va bene, ma ricordarsi dello scenario aumenterebbe la risonanza delle riflessioni, secondo me, chiuso il piccolo OT). Certo, Rigamonti è stato favorito dal fatto di aver sempre lavorato con i migliori (de Angelis e Olivares), ma è un caso? Non sarà che le sue sceneggiature vengono affidate a costoro perchè permettono di esaltare i pregi dei disegnatori? Poi il soggetto non è originalissimo, e neanche i dialoghi, ma mai al punto di rendere noiosa la narrazione. Poi se proprio vogliamo dirla tutta, a me certi dialoghi ricordano molto il nostro Mr Alfa (che penso che abbia proprio lì il suo punto debole, ma questa è un'altra storia) non ho letto ancora il numero, ma mi trovi pienamente d'accordo su tutto il resto
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