Greystorm, Di Antonio Serra

Ho iniziato ieri sera a leggere "I nuovi capitoli dimenticati" dopo aver terminato, nei giorni scorsi, la lettura del terzo tomo - da libreria - di "Greystorm" ed aver così concluso l'intero (si potrà dire: primo?) ciclo narrativo.
Con immensa soddisfazione, devo ammettere; si è trattato davvero una piacevole scoperta (colpevolmente, l'avevo totalmente ignorato al momento della sua uscita in edicola).
Ottimi i disegni, coinvolgente la storia ed impeccabile la narrazione (forse appena un po' troppo frenetica nel finale): anche i capitoli dimenticati, lungi dall'essere un mero riempitivo, completano perfettamente l'universo in cui si muove Greystorm che, a memoria del sottoscritto, è il primo antieroe a tutti gli effetti della Bonelli, di certo finora quello meglio tratteggiato (il pensiero corre agli Orfani del RRobe, che comunque sono arrivati dopo ...)

Per chi a suo tempo ha apprezzato Greystorm (o, come il sottoscritto, lo ha scoperto recentissimamente) "I nuovi capitoli dimenticati" è, nel complesso, una lettura molto buona ed assolutamente consigliata.
La narrazione si dipana in maniera pressocchè soporifera per almeno le prime novanta pagine (non poco, trattandosi di circa la metà del tomo); poi, d'improvviso, la storia parte a razzo e non si ferma più fino all'ultima vignetta, restituendoci un Greystorm deciso - e diabolico - come non mai.
Dirò di più: per ritmo e concisione, ho apprezzato la seconda parte di questi "nuovi capitoli dimenticati" addirittura più del finale - vero e proprio - di Greystorm, che mi era sembrato troppo frenetico.
Spiace dirlo ma i disegni della Arduini sono nulla più che funzionali: il tratteggio è davvero troppo pesante.