è che i copertinisti si dividono in due categorie quelli con la pistola e quelli senza.
ehm...no in quelli "concettuali" e quelli "vignettisti".
quelli concettuali, non so mi viene in mente nemrod, ma anche il carnevale di john doe, cercano di dare l'emozione che quella storia suscita a trascendere dalla storia ver'e propria(oppure a dare precisazioni alchemiche magiche)
la maggior parte dei bonelli invece sono vignettisti che (anchhe per decisioni editoriali, dove l'editore ha sempre cercato di dare una visione diciamo realistica dei fumetti) cercano di riprodurre in una vignetta una sintesi della storia(magari nella vignetta più significativa per loro).
entrambe le vie non sono nuove, anzi sono più che abusate(se volete vedere delle copertine concettuali guardate quelle di sandman di dave mc kean).
con il concettualismo si può cadere nel rischio dell'ermetismo, e si fa riferimento ad un target(pubblico) di intellettualoidi che vogliono ingrassare il loro ego con lo svelamento del significato diegetico e recondito della copertina. il rischio per gli autori è che probabilmente diventerà un fumetto di nicchia e che i lettori possano pensare che l'autore se la tiri.
con il vignettismo si può rischiare di attirare solo lettori terra terra e di cadere nella banalità piu assoluta ma è più probabile che il mesaggio arrivi a tutti e che qualunque livello di pubblico possa capire che tipo di storia conterrà l'albo.
quindi la copertina e il copertinista dipendono dal mercato che avrai e in base al mercato cercherai lo stile e i topoi più adatti al tuo pubblico...
e anche quelli che sembrano copertine nuove fanno solo riferimento a un tipo di topoi diversi e meno frequentati.
mah scusate il cinismo ma sto attraverssando un periodo un po' così..