Solo pochi anni fa è stato anche al primo posto, per numero di uscite, quando erano ancora in piedi tutti gli extra. Ma non è mai arrivato al numero che ha Tex quest' anno, addirittura 34 !?!
Finito di guardare, sono 8 ore in totale ma non mi hanno pesato minimamente, è come avere una macchina del tempo per poter vedere questi geni all' opera, soprattutto la mitica coppia Lennon-McCartney, la facilità con cui sfornavano un capolavoro dopo l' altro, che a contarle, saranno sulle 70-80 le loro canzoni ad essere conosciute dal grande pubblico, e in soli 8 anni di carriera, un qualcosa di unico e irripetibile, come la congiunzione astrale che li ha messi insieme. Infatti appaiono davvero completamente all' opposto come carattere, Lennon sembra il classico tipo con cui non si può mai fare un discorso serio, sempre a scherzare, a fare lo scemo (ma all' improvviso si mette lì e tira fuori qualcosa) mentre McCartney molto più metodico. Gli altri due ... praticamente apriranno bocca il 5% del tempo, appaiono completamente sovrastati come personalità. Comunque nonostante tutto rimane il rimpianto di cosa avrebbero potuto fare, se fossero rimasti insieme per almeno il decennio successivo, che il loro è il classico caso dove il gruppo vale molto di più della semplice somma delle loro parti, come si vede dalle rispettive carriere soliste. Documentario che si chiude con il celeberrimo concerto sul tetto, che fu anche l' ultimo insieme che fecero. E che chiuse anche un epoca, in un certo senso.
Il "concepimento" di Get Back (la canzone) ... uno di quei momenti imperdibili del documentario. Mentre Harrison sbadiglia ...
Però, a proposito dell' ambientazione, mi ero dimenticato di commentare questo aspetto, che si parla di possibili contrasti con la Russia, a fare una missione con agenti nel suo territorio, di possibile "nuova guerra fredda" ... che mi pare abbastanza una novità a livello politico neveriano ...
Speciale che non è niente di speciale, anzi si salva dall' insufficienza giusto nel finale, dove almeno c'è qualcosa di interessante da leggere a livello di spunto fantascientifico, ma anche come racconto di personaggi. In precedenza però davvero pesantissime tutte quelle pagine di indagine "retrospettiva" per far vedere come si è arrivati al presente ... praticamente le pagine che se tolte non cambiava nulla e diventava un albo normale (e a prezzo normale !)
Anche questo albo, come quello ultimo della SR, mi fa venire un brivido, stavolta a sentir parlare di chip sottopelle, ma penso che mi ci dovrò abituare, è proprio la fantascienza che si è impadronita della nostra realtà (infatti stanno arrivando), con tutti i suoi aspetti negativi purtroppo. Comunque i nostri cari nanoidi, non ho ben capito, visto che non avevano mai avuto questa caratteristica mi pare ...
La tutina di Diabolik non è tanto più "ridicola" dell' impermeabile spropositato di Nathan, per me non può essere quello il problema, e da quello che ho sentito le immagini, i gadget, tutto fatto bene e fedelissimo all' originale, giustamente ... ma che la recitazione sia pessima e che ci sia troppa poca azione.
Buongiorno e bentrovati, sono Michele, conosciuto ai piu' come Mad Mitch, youtuber, streamer, critico, recensore, va be', io direi "semplice appassionato di fumetti", è questo che racchiude la mia, la nostra passione, non le etichette che ci danno o ci autodiamo per vantarci e fare i saccenti
Si, mi è capitato di guardare qualche tuo video di recensione ...
letto carino, molto apprezzate citazioni (e un senso di atmosfera) riferite a Metropolis di Fritz Lang.
sul momento, in ordine alla caratterizzazione dei cosiddetti villain (al loro comportamento, condotta, desideri e pulsioni) avevo alzato il sopracciglio, ma poi ho pensato che come nel caso degli
di passare la vita pensando a divertirsi e alla patata?
su ZAIUS il riferimento automatico per me è stato nei confronti di ZEUS
Zaius è un nome troppo particolare perchè non sia riferito al Pianeta delle scimmie, comunque è chiaro che c'è anche il riferimento a Zeus, visti i personaggi ... che a me hanno fatto venire in mente quello del mitico episodio di Star Trek serie classica (lì c'era Apollo come ultimo rimasto, ma si diceva che erano arrivati tutti insieme ed avevano dato origine al mito)
GET BACK, la serie-documentario sui Beatles, immagini originali della band nel Gennaio 1969 in un teatro dove si prepara per un previsto (poi non si farà) speciale televisivo. In due settimane avrebbero dovuto scrivere un certo numero di canzoni nuove, per cui li vediamo provare in continuazione nuove idee ed è fantastico vederli così appunto "al naturale" e si capisce che tra loro il leader era McCartney, l' unico che si preoccupava delle sorti del gruppo, che in quel momento già dava forti segnali di cedimento. Ed è anche quello che visibilmente ci mette più entusiasmo ... poi tra le altre cose (per adesso ho visto solo la prima delle tre parti) si vede, mentre gli altri parlano, che al piano si inventa le note di Let it be ... Ma una miriade di altri pezzi improvvisati o abbozzati, per un fan è da rimanere estasiati. Ma è bellissimo vedere loro, a parte le immagini perfette a colori, con un carisma pazzesco, una sorta di divinità-rockstar, giusto Harrison è l' unico che sembra una "persona qualunque". ... Poi c'è Yoko Ono, sempre lì in mezzo a non fare nulla (tranne a un certo punto mettersi a "cantare" come una matta) Mi metto quindi nei panni degli altri tre, come potessero sopportarla !
Ma una miriade di altri pezzi improvvisati o abbozzati, per un fan è da rimanere estasiati.