Ci sono parti dell'intervista che mi hanno fatto cadere le braccia. Visto che avete sparso miele e zucchero già voi, faccio la parte del rompico...ni.
Secondo me le spiegazioni che dà sulle varie realtà, buttandola pure sul filosofico dicendo che la realtà stessa è opinabile, non mi piace e non la trovo una giustificazione sufficiente per buttare alle ortiche il lavoro fatto da altri mentre tu dove eri quando si scrivevano certe storie che ora non ti convincono? Trovo l'atteggiamento di Vigna, dietro il paravento delle belle parole e i complimenti agli altri autori, irrispettoso verso di loro, specie verso Serra che per 25 anni ha tirato la carretta e da quello che ho intuito ha anche dovuto cantare e portare la croce.
Secondo me per risolvere il problema creato dalla tripla serriana (e dalle sue parole si ha conferma di quello che diciamo sul forum da sei anni a 'sta parte: Serra è uscito dal campo di gioco portandosi via il pallone) si poteva semplicemente imitare quanto fatto dalla redazione di Dylan Dog col numero 100: considerarlo il finale ideale della serie -"da mettere in coda alla propria collezione" vi ricordate le parole del vecchio Sergio Bonelli?-, ma del tutto ininfluente per le storie dal 101 in poi.
Si poteva fare una cosa del genere anche con quella tripla e mettere nell'ultima tavola del 303 una frase tipo quella del finale del numero 100 di DYD.
Inoltre non ho apprezzato il modo con cui alla domanda numero 8 Vigna la butti in caciara tirando fuori le teorie del complotto sull'11 settembre. Ma che vuol dire? Non puoi mica dire che quello letto è una interpretazione di un autore e che tu lettore puoi fartene un'altra. Ma cos'è un fumetto o un poutpourì? Allora io mi creo il Nathan-Nemo 1984 dove il NINO non è canonico, NN è andato alle Sun Island dopo aver salvato la buccia a tutto il pianeta per l'ennesima volta con la fine della GdM, si è portato dietro Elanie e Janine e passa le sue giornate a bere Caipirinha e Mojito e di notte fa le ammucchiate con loro due, poi per vivere fa il Magnum PI del futuro. Sigmund ha avuto un brutto esaurimento nervoso, per questo si è ritirato in quel covo dove ha costruito il suo alter ego robotico, ma al contrario della serie (anzi ora, della realtà olonomicaconantaniesupercazzolavituperata), invece di cicciare fuori quello scemo di Omega (ricordo, il robot che ha bisogno di sedersi su una cassa per spiare gli Alfa), i suoi colleghi lo trovano, Legs gli dà due sganassoni per farlo ripigliare ed una volta "convinto" a ritornare alla vita civile e sociale, si sposa con Betty, scopano come conigli, sfornano un battaglione di marmocchi e vivono felici (ecco ho anche trovato la funzione narrativa di Betty che Vigna non vede, fare la compagna di vita di Sigmund ed aiutarlo ad aver maggior fiducia in se stesso, in definitiva essere una vera moglie).
Peraltro questa posizione è contraddetta dallo stesso Vigna che poi afferma di aver preparato una "Bibbia" per futuri sceneggiatori esterni (il Vangelo secondo Bepi). Ma se quella di NN è una realtà relativa, dove ognuno racconta le storie, anche fatti capitali per la serie (e su Urania ci ritorno, perché merita un approfondimento), secondo un modo suo di percepire tale realtà, ma allora che cappero serve sta Bibbia? Tanto poi può essere etichettata come olonomica o essere una novellizzazione da parte di un sceneggiatore metafumettistico. E noi lettori sfidati dalla redazione entriamo in questo gioco e prendiamo per quello che è questo nuovo indirizzo editoriale della serie: UNA CAGATA PAZZESCA!
Sulla questione casa: certo non è la fine del mondo se scappa l'errore di far vedere NN vivere ancora nella prima casa, ma ora giustificare la cosa tirando fuori la supercazzola della appena citata realtà relativa e degli autori metafumettistici, mi sembra una furbata. E' chiaro che certe storie sono state scritte in momenti e periodi temporali lontani da altre e quindi c'è stato un accavallamento delle due realtà narrative (vedete sto iniziando a pensare olonomicamente!), lo capisco, ma allora fate una nota con un errata corrige, semplice.
Urania: qui quello che ho letto non mi è piaciuto per niente, in pratica quanto visto è stato un sogno, un'ipnosi di Mr Alfa? Ma stiamo scherzando? Ma qui si ribalda uno dei punti su cui è partita la serie stessa, perché vorrei ricordarvi che "L'orbita spezzata" fu la prima avventura scritta da Serra, per ammissione stessa dell'autore. E' per via delle ben note vicissitudini editoriali che essa fu poi pubblicata anni dopo l'esordio della testata. Quindi negare che Urania sia stata distrutta dai mutati in un attentato terroristico è quasi come negare che Kal Skotos abbia perso il braccio a causa dell'azoto liquido.
L'incidente di Urania è una cosa troppo fondamentale per essere retconnato. Anche perché allora cambia tutta la geografia politica delle stazioni orbitanti, visto che Melpomene è la capitale poiché Urania è un relitto e quindi anche i rapporti di forza all'interno dello stesso "stato orbitale" formato dalle singole stazioni, poiché ognuna di esse ha caratteristiche economiche, sociali e culturali sue proprie. Inoltre negare la caduta di Urania sulla Città della Costa Est porta a dover retconnare la morte delle gemelle Ross (non gemelline come detto da Vigna, mica sono bambine quando muoiono) e di Luke. Sacrificio che invece nella versione di Vietti, non solo permette di "liberarsi" di comprimari dei quali non si aveva idea di cosa farsene, ma lo si fa dando loro un commiato eroico e più che dignitoso. Inoltre manda in vacca tutta quella sottotrama che spiega perché Mr Alfa aiuti l'Alfa a far sparire il relitto di Urania. Insomma per rimediare ad una cosa che esce dai confini della verosimiglianza tecnico-scientifica, si incasina mezza serie con realtà olonomiche e c...i e mazzi vari.
Un'ultima parola sulla domanda:
CITAZIONE
9) Se ti dovessero chiedere di portare un soggetto per un eventuale film su Nathan Never, da quale albo o quali albi della serie regolare trarresti il soggetto?
Alla quale il Nostro risponde:
CITAZIONE
Non avrei dubbi: “L’Ultima Onda”, non perché è una storia che ho scritto io
Noooo, non perché l'hai scritta tu, sì ci credo proprio
. L'ha scelta perché
CITAZIONE
è una vicenda che ha elementi fantascientifici, ma soprattutto molti elementi “umani” capaci di fare presa su qualunque pubblico
Certo, scegliamo una storia dove abbiamo un ex fante spaziale che va ad incontrare un suo ex amico ed ex commilitone ora in sedia a rotelle per colpa di un incidente perché il protagonista gli ha fregato la ragazza e lui per la disperazione e per incoscienza decide di fare una specie di bungee jumping nello Spazio aprendo il portellone di chiusura di un hangar di decompressione. Certo, bella scelta, sono sicuro che l'eventuale spettatore neofita è portato ad empatizzare con NN non ad odiarlo, noooooo!
E Skotos, e Legs e Sigmund (i suoi amici migliori e principali comprimari), e Reiser, ed Ann, ed il motivo per cui ci sono le agenzie di vigilanza e sicurezza, dove li mettiamo? Ma abbiamo una storia con elementi fantascientifici ed umani e allora siamo a cavallo!
Ma perché invece non proporre un episodio dove ci sono gli elementi detti da Vigna ma anche includono tutte quelle informazioni che ho elencato io frettolosamente? Un episodio tipo "La zona proibita"/"Gli uomini ombra" o lo spettacolare e bellissimo "L'abisso delle memorie"/"L'undicesimo comandamento" (che non è fatti i ca... tuoi!
), il quale. peraltro, spiega anche perché Nathan ha i capelli bianchi. Ti fa empatizzare con lui perché essendo conscio di quanto è stato stronzo tradendo Laura la notte in cui è stata massacrata, lui si porta dietro il peso estetico (con i capelli bianchi) e psicologico (con la depressione) dell'errore fatale commesso. Ma c'è un problema in questo, una storia è di Medda e l'altra di Serra. E visto che siamo nel Vignaverse (ma anche no, visto quello che ha detto), allora "L'ultima onda" sia e chissene delle altre buone storie che introducono e descrivono meglio il personaggio e l'universo di Nathan.