Nonostante Nathan Never abbia di più in comune con i comics americani rispetto ad altri personaggi , la differenza tra i due universi si vede tutta. E si nota la differenza che esiste nel raccontarne le storie .
Sono gli eroi DC in questa storia ad esere ospiti , nel “ mondo “ di Nathan Never , ma il “ modo “ con cui viene raccontata la storia è “alla comics” e soprattutto di quelle storie di super eroi con molti personaggi . Alcuni dei personaggi ne risultano solo abbozzati , e questo è un classico di molte storie corali USA , sia JL o Avengers. Difetto che a volte ho riscontrato in certe storie “corali” di Vietti però. Non credo sia facile gestire tanti personaggi …
Tuttavia è Nathan che ne esce meglio, la parte SBE, forse perché nonostante “ lo stile” del racconto, gioca “ in casa”.
Nathan “ smarrito “ all ‘ inizio , ma che da metà in poi è convincente, tanto da non “ sfigurare “ con nessuno , questa è stata una cosa ben riuscita e in qualche modo sorprendente.
Ci sono momenti dove si sente troppo la “ difficoltà “ e , mi si permetta , l ‘ “assurdità “ del progetto , ma un paio di riflessioni , momenti di confronto tra Nathan e Bats e Superman sono ben fatti davvero e pezzo forte.
Colori , apprezzo lo sforzo, sono venuti bene .
Giardo … a colori , ripeto, mi convince meno . Non l ho visto a suo agio con Superman, Tecnodroidi ed alcune scene ( sarà il suo tratto a colori ? Mah non so non riesco a capire ) . Benissimo su Nathan e Batman devo dire .
In altri numeri però l ho visto quasi perfetto , in bn , e nel suo habitat serie regolare .
Sarebbe un 7 , ma do settte e mezzo, perché il rischio vaccata era enorme, date le premesse difficili, e non era assolutamente facile evitarlo riuscendo persino a divertire .
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