È stato già detto più o meno tutto.
Una storia alla Dylan Dog, ambientata nello spazio.
Capisco che possa anche non piacere e in effetti su Nathan è un po' stiracchiata come stile di "fantascienza", permessa comunque dalle svolte date da Vigna. Il presupposto del viaggio è un po' debole.
Rigamonti purtroppo a volte è verboso e non lesina "spieghini" ma tutto sommato qui si è contenuto e alcune sue riflessioni non mi dispiacciono.
I disegni per me sono indiscutibili. Tranne poche vignette, sono di alto livello, da 8- 8,5 almeno, con una rappresentazione di Nathan che mi piace, spesso vicina a quella di CC, come diceva Patrick.
L'albo nel complesso mi è piaciuto (7).
CITAZIONE (Korben Dallas @ 20/3/2024, 22:44)
Per me un albo complicato da giudicare.
Riconosco il merito di aver mischiato filosofia a horror e fantascienza, ma il tutto non rientra nelle mie corde.
Ho più apprezzato il recente tentativo filosofico di Vigna a confronto.
Mi chiedo anche se non fosse un soggetto per Dylan Dog adattato in ambito fantascientifico.
Disegni buoni.
Segnalo che Serra nel suo ricordo di Castelli afferma che i due avevano in programma un terzo incontro tra Nathan e Mystere, chissà se la run di Barone (anche se mi risulta essere un SUO soggetto) c'entra qualcosa con questa affermazione.
A me sembra di aver capito che si riferisca proprio alla run di Barone, in cui sicuramente è intervenuto Castelli, come ci ha detto Barone stesso e, a questo punto, anche Serra. Del resto era una cosa troppo grossa per non coinvolgere le due massime autorità della continuity delle rispettive testate e sappiamo che Barone riprenderà qualcosa da Generazioni, che ha scritto insieme a Serra, con il quale sembra avere avuto da sempre un'ottima intesa.