Di solito non prendo versioni alternative di un albo che va in SR, ma qui mi sono lasciato trascinare dalle buone sensazioni che avevo avuto con gli albi cartonati ASI, filone su cui questo si innesta pur non essendo patrocinato dall'ASI (ma autorizzato dall'ESA, con qualche aiuto gratuito dei colleghi/collaboratori di Parmitano).
Cominciamo dai disegni che è più facile.
Giardo fa un buon lavoro, come al solito, e in scala di grigi rende abbastanza bene. Però è il "solito" Giardo, con i contorni spessi, uso spinto di renderizzazione digitale e qualche foto, qui e lì qualche legnosità di movimenti/espressioni. Non dico che siano errori, è il suo stile, ma vorrei vedere anche qualche altro disegnatore su queste pubblicazioni, sperando che in futuro ci siano ancora occasioni del genere.
Inoltre in qualche vignetta ho avuto la sensazione che abbia pesato l'incertezza del formato di pubblicazione, essendo più spoglie di particolari.
Giusto per non essere equivocato, è un bel guardare, nel complesso.
Veniamo alla storia che è un bel casino da valutare. C'è davvero tanta "trippa per Sargon" (i forumisti più incalliti mi capiranno).
È una storia con vari allacci di continuity, in cui si intravede a tratti la gloriosa abilità di Serra nel dominarla tutta. Eppure, se non si fosse deciso di pubblicarla nella serie regolare, avrebbe assunto tutt'altro significato, a mio parere.
Come già si sapeva, richiama la continuity della storia del mondo di Nathan e il primo albo ASI di Vigna, ma anche, fra gli altri riferimenti...(ATTENZIONE, lo spoiler sottostante è FOTTUTAMENTE SPOILER!)
la conclusione del secondo incontro fuori serie fra Nathan Never e Martin Mystere, nonché i concetti espressi da Serra nel Terzo algo Gigante e in altri albi serriani.
Questa storia, che sarebbe stata praticamente innocua se lasciata nel fuori serie, all'interno della serie regolare potrebbe anche essere una bomba nucleare (tanto per restare in tema di Grande Catastrofe) sull'attuale continuity. Vorrei capire anche come e se Barone, nella tripla promessa post 400, si riallaccerà a questo.
Questi comunque sono aspetti perlopiù positivi (a seconda dello sviluppo che avranno), a mio parere.
Per quanto riguarda la trama in sé dell'albo e la sceneggiatura, non è tutto perfetto.
Ci sono dei momenti in cui ho pensato "Serra un genio", apprezzando la sua evidente cultura fumettistico-letteraria e l'abilità di sceneggiatore in alcune vignette particolari, ben realizzate da Giardo
ad esempio quella del "monolito" e della Terra frantumata, su cui ci hanno menato per il naso nelle anticipazioni
In altri momenti invece mi è mancato qualcosa, dei presupposti non ben trattati e delle soluzioni narrative che non mi hanno convinto del tutto. Temo anche un vero e proprio errore, a meno che qualcuno non mi chiarisca la cosa.
Ad esempio, le motivazioni per la missione mi sembrano deboli. A un certo punto vengono anche spiegate, ma forse si doveva dare più enfasi allo spirito sognatore di Nathan a cui piace pensare che esista da qualche parte un mondo diverso, senza Grande Catastrofe, che però non vedrà mai (a meno che non si intenda, secondo l'idea di Serra, che Nathan è lo stesso in tutte le realtà possibili, che alla fine si ricongiungono).
Il problema vero però è il modo in cui Nathan bloccherebbe la grande catastrofe "intercettando" la sonda. Si parte dal discorso dell'entropia inversa, che già secondo me aveva dato problemi al pur maniacale Nolan in Tenet.
La sonda torna indietro nel tempo e causa la Grande Catastrofe, ma Nathan la intercetta il 31 dicembre 2023, cioè "dopo" che è stata causata, dal punto di vista della sonda.
Inoltre Nathan usa la stessa tecnologia della sonda, quindi dovrebbe tornare indietro nel tempo a partire dal 31 dicembre 2023, non avendo quindi nessuna possibilità di fermare la Grande Catastrofe!
Questo, se non sbagliato, è quantomeno messo lì in maniera molto approssimativa.
Nonostante tutto ciò, ho gradito molto il ritorno di Serra, rileggere il suo modo di scrivere, e apprezzo questi collegamenti con la realtà scientifica attuale e con le missioni spaziali, nonché il fatto che ci siano ancora iniziative da "gigante" in Nathan Never.
Per tutto questo do un 7 provvisorio, ci ripenserò su dopo l'albo di dicembre, dopo che avrò riletto anche nel diverso formato, occasione che servirà anche per capire meglio le implicazioni della storia, incluso l'ultimo riferimento sul finale, che non ho ancora ben chiaro, non avendo letto il romanzo che viene citato.